Per la giornata della memoria 27 gennaio, come tutti gli anni faremo iniziative in tutte le città d’Italia in ricordo delle vittime dell’Olocausto.
Ripartire dal 27 gennaio è fondamentale per ridare al tema della memoria spazio nel dibattito odierno, ma non è sufficiente, in particolare nel contesto europeo che è venuto a delinearsi negli ultimi anni in cui fenomeni razzisti e xenofobi vedono una larga diffusione.
È necessario, infatti, ripartire dal tema della memoria per affrontare e combattere il velo d’odio che aleggia nell’attuale contesto europee, connettendo quei valori portanti post seconda guerra mondiale, quali l’antifascismo, e l’attualità che ci circonda.
Alberto Ironce Portavoce della Rete degli Studenti Medi dichiara “Il 27 gennaio è una tappa fondamentale di un percorso che deve essere necessariamente più ampio, in grado di coniugare memoria storica ed attualità partendo dai luoghi dell’istruzione, principali promotori di quei valori fondanti come l’antifascismo che hanno costruito l’Italia e l’Europa tutta. Avere la memoria lunga significa non solo ricordare in una giornata quale quella della memoria le migliaia di vittime dell’Olocausto, ma anche ricordare perché certi tragici eventi non devono avere più ragione di ripetersi, perché certe folli ideologie non devono avere cittadinanza nell’Europa dell’oggi e del domani. Come studentesse e studenti dobbiamo farci carico di una storia forse pesante senza la quale, però, oggi non avremmo la fortuna di conoscere questa Europa, inclusiva e di tutti, quella stessa Europa che vogliamo preservare e migliorare”.
Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari conclude “Durante la giornata della memoria come Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi vogliamo farci portatori di una risposta ben chiara alla ventata d’odio che si è diffusa in Europa, una risposta che abbia le stesse fondamenta e gli stessi connotati di quella francese dell’11 gennaio scorso quando, a seguito degli attentati terroristici, milioni di persone sono scese in piazza pacificamente contro qualsiasi violenza.
Oggi 27 gennaio ricordiamo le vittime dell’olocausto per costruire un’ Europa spuria da qualsiasi deriva razzista e xenofoba, un Europa inclusiva e multietnica in grado di farsi nuovamente portatrice di quei valori che non vanno solo ricordati un giorno o due all’anno in memoria di una strage ma che devono continuare ad essere pilastro fondante delle nostre politiche. 27 gennaio tutti i giorni perché noi abbiamo la memoria lunga”.
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