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27 gennaio, una giornata da ricordare

Istituito dal Parlamento italiano con la legge n. 211/2000, il 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria in ricordo della Shoah e delle persecuzioni subite anche da zingari, da altre minoranze e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Ma la ricorrenza serve anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
La scuola rappresenta il luogo più idoneo per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria e per diffondere i valori contenuti nella Carta costituzionale e nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo; gli istituti di ogni ordine e grado, pertanto, sono invitati ad organizzare cerimonie, iniziative e momenti di riflessione al fine di mantenere vigile la memoria per impedire che la tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dell’Olocausto possano ripetersi. Tra le iniziative suggerite, anche la lettura in aula di alcune pagine del romanzo di Primo Levi “Se questo è un uomo”.
Un forte impatto emotivo hanno gli incontri organizzati con persone che vissero quei tragici fatti e soprattutto le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio o dei familiari di vittime delle persecuzioni.
Partendo dalla considerazione che “chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo”, la memoria della Shoah rappresenta un monito per il presente ed il futuro e permette di far maturare nei giovani un’etica della responsabilità individuale e collettiva, dando un contributo alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole ed alla realizzazione di una pacifica convivenza.
Tra i vari eventi e manifestazioni, è in programma a Roma, nel quadro di un’intera “settimana della memoria”, l’iniziativa “Testimonianze silenziose” organizzata con la partecipazione dell’Istituto statale per sordi di Roma e dell’Associazione studi storici “Olokaustos”.
Il 27 gennaio (alle ore 10.30) è prevista una diretta video dell’intervento di Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, nell’ambito di un incontro organizzato dall’Associazione Figli della Shoah, dalla Fondazione Memoriale della Shoah, dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e dal Gruppo il Sole24Ore (sul cui sito intenet la diretta potrà essere seguita da tutte le scuole).
Diverse le iniziative promosse anche dalla regione Toscana, che conferma la valenza di organizzare il “Treno della memoria”, con la possibilità per i ragazzi di visitare durante l’anno, dopo una preparazione in classe, Auschwitz ed altri luoghi dello sterminio, accompagnati dagli insegnanti e da testimoni sopravvissuti a quella tragedia.

Intanto, sono stati proclamati i vincitori del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, promosso dal Ministero dell’istruzione in collaborazione con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane: per la scuola primaria, l’Istituto comprensivo di Riva Ligure e San Lorenzo al Mare – Plesso di Riva Ligure (IM); per la secondaria di I grado, la Scuola media statale “Mario Pluchinotta” di Sant’Agata Li Battiati (CT); per la secondaria di II grado, il Liceo artistico “Paul Klee – Nicolò Barabino” di Genova. 
Menzioni anche alla
Scuola primaria “De Scalzi – Polacco” di Genova, alla Scuola media statale “Giusto Bellavitis” di Bassano del Grappa (VI), al Liceo artistico “Paolo Candiani” di Busto Arsizio (VA), al Liceo scientifico “Galileo Ferraris” di Torino.

Andrea Toscano

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