Nessun ministro della Repubblica presenzierà al 30esimo anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980, per la quale ad oggi ancora non sono stati individuati i colpevoli: erano le ore 10,25, una bomba esplose nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria del capoluogo emiliano-romagnolo. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici di un`azienda di ristorazione e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione, che investì anche il treno Ancona- Chiasso in sosta al primo binario, uccise 85 persone e ne ferì altre 200, provenienti da 50 città diverse italiane e straniere
Per ricordare quella che l’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, definì “l’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia”, il Governo non sarà presente: le istituzioni avranno il loro esponente massimo nel prefetto Angelo Tranfaglia. Tranne blitz dell’ultimo momento, sembrerebbe che la clamorosa mancanza di ministri (non è mai accaduto in passato) sia legata alle forti contestazioni che la piazza riservò lo scorso anno al ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi.
Per il resto, la giornata dedicata al ricordo scorrerà come in passato, con la città impegnata ad inviare un messaggio chiaro: non dimenticare. Un concetto che ribadirà anche il presidente della l’Associazione Familiari vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, indignato per la mancanza di rappresentanti del Governo, oltre che per le risposte che da anni continuano a non arrivare a proposito della richiesta di cancellazione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo, di una identificazione dei mandanti dell’eccidio (dopo 15 anni di processi gli indiziati per depistaggio, iscritti a logge massoniche, sono stati “tutti assolti dall’accusa di strage”) e di una equa definizione dei risarcimenti.
Le celebrazioni per il 30ennale saranno allora probabilmente ricordate per l’impegno della gente comune. Soprattutto dei giovani. Poco minuti prima dell’anniversario, in piazza Medaglie d’Oro, davanti all’entrata della stazione ferroviaria, Camilla Andreini e Rossella Zuffa (nate nel 1980) ricorderanno le vittime della strage. Durante la giornata sarà inoltre proiettato un breve film dal titolo “10.25”, realizzato dagli studenti di Scienze della Formazione e di Scienze della Comunicazione di Bologna, guidati da Filippo Porcelli: un modo per testimoniare la propria partecipazione, oltre che della città, che sente ancora questa data come una cicatrice aperta, rimasta a segnare definitivamente la frattura tra un prima e un dopo.