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300 studenti interrogano il sottosegretario alla presidenza del consiglio

Il futuro lavorativo dei giovani, quello dell’editoria digitale, della scuola e del paese sono stati gli argomenti affrontati nel corso dell’incontro promosso nell’ambito del progetto ‘Giovani domani’ del portale Diregiovani.it.
Un popolo che non studia non ha alcuna possibilità di riprendersi dalla crisi, per questo occorre non solo studiare, e bene, ma anche leggere. Tuttavia l’Italia è il paese europeo che legge di meno, e leggeva meno anche prima della svolta digitale, per tale motivo, secondo Peluffo, “serve uno scatto, un movimento di massa per la lettura, altrimenti il nostro paese rischia di rimanere marginalizzato per assenza di produzione della conoscenza”.
Poi il sottosegretario, in un passaggio sull’editoria digitale, ha affermato che “in Italia siamo all’inizio, che esista il digitale è certo ma non che ci sia l’editoria dedicata” anche se, ha specificato Peluffo, “mantenere un pezzo di editoria tradizionale resta una necessità sociale perchè fornisce un approfondimento e una capacità di commento che non si trova, ad esempio, nei social network”.
Il sottosegretario ha affermato che “per i giovani non si fa mai abbastanza, bisogna sforzarsi di più tenendo sempre a mente che sono una minoranza attiva e che nel 2061 il rapporto giovani- anziani sarà addirittura 1 su 250. Una minoranza però che si è fatta sentire, e in un sondaggio sui mezzi di informazione ha risposto decretando che e’ il web la fonte privilegiata per informarsi. Nel dettaglio il 30% ha scelto internet nel complesso, senza distinguo, il 15% ha parlato chiaramente di giornali on line, social network e blog. Internet è considerata anche la fonte più “affidabile” per informarsi, a seguire tv e radio. Il passaparola, per fortuna, è finito in coda. Scarsa però secondo gli studenti è la capacità di comunicazione delle istituzioni: il 95% dice di non conoscere le iniziative che dedicano ai giovani. Mentre il 90% vorrebbe invece esserne informato

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