Sono 33 i percorsi Its che verranno premiati dal ministero dell’Istruzione per la qualità dell’offerta didattica rivolta agli studenti, e soprattutto per il successo occupazionale e infatti a un anno dal titolo ha un contratto di lavoro in mano oltre l’80% dei ragazzi.
Le chiavi del successo sarebbero due: formazione “on the job” e la presenza di docenti che provengono dal mondo del lavoro: il 70% degli “insegnanti” sono infatti imprenditori o loro collaboratori, circa il 30% sono liberi professionisti.
I 33 corsi, su un totale di 97, monitorati e valutati in collaborazione con l’Indire, scrive Il Sole 24 Ore, si spartiranno circa 3,8 milioni di euro – la quota premiale pari al 30% dei 13 milioni complessivi stanziati annualmente dal Miur: ciascun corso riceverà tra i 96mila e 133mila euro a cui si aggiungono i fondi messi dalle singole Regioni
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“Dobbiamo puntare sulla qualità – ha spiegato il sottosegretario, Gabriele Toccafondi -. I corsi devono offrire risposte a studenti e aziende. Altrimenti non servono”
Ai primi tre posti, quest’anno, ci sono
l’Its per il Turismo di Venezia, seguito dal Made in Italy dell’Umbria, e dal Meccanico-meccatronico dell’Emilia Romagna.
Sugli scudi, Veneto (6 percorsi premiati), Lombardia (4), Piemonte (3), Liguria (4), Lazio (3), Friuli (2).
L’unico Its del Sud (quattordicesimo) a entrare tra i migliori 33 corsi è il «Cuccovillo» di Bari (Puglia).
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