Solo 1 genitore italiano su 5, cioè il 21%, ritiene che gli standard educativi siano migliorati negli ultimi 10 anni. Lo scrive Il Sole 24 Ore riportando uno studio, condotto in 29 paesi, pubblicato nei giorni scorsi dalla Varkey Foundation, quello che ha istituito il Global Teacher Prize.
In compenso però, gli italiani sarebbero primi in Ue per tempo dedicato all’educazione dei figli: il 25% passa con loro 7 ore o più alla settimana, rispetto al 17% in Spagna, al 14% in Germania e all’11% in Regno Unito e Francia.
Altra particolarità riportata è quella secondo la quale l’Italia sarebbe l’unica “grande economia europea in cui un’ampia maggioranza dei genitori (70%) è favorevole all’erogazione di buoni formativi da parte del governo. E qualora fossero disponibili fondi aggiuntivi per le scuole dei figli, oltre la metà (56%) li investirebbe in computer/tecnologia. Per i genitori italiani questa rappresenta la prima scelta, ed è una percentuale considerevolmente superiore rispetto alla media globale (46%).
“Il 52% spenderebbe, invece, i soldi in più per svolgere attività extracurricolari, il 49% per edifici e altre strutture, il 43% per un maggior numero di insegnanti o per uno stipendio migliore per gli insegnanti già impiegati, il 43% per risorse, il 30% per personale di sostegno”.
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