Secondo un sondaggio condotto da ABA English, scuola di inglese online, che ha coinvolto oltre 15 milioni di studenti in tutto il mondo, un’ottima conoscenza della lingua inglese è fondamentale per farsi spazio in un mercato del lavoro sempre più competitivo. E infatti, secondo il sondaggio ripreso dall’Ansa, il 40% degli italiani dichiara di aver perso un’opportunità di lavoro (nuovo o promozione) a causa di una scarsa conoscenza della lingua inglese. I Millennial e la Generazione X, ovvero le fasce d’età tra i 20 e i 45 anni sono i più colpiti professionalmente per la scarsa conoscenza dell’inglese, visto che ben il 54% di loro dichiara di aver sofferto a livello lavorativo per la mancata padronanza della lingua. Diversa la situazione tra i Baby Boomer, ovvero gli over 45, tra cui la percentuale di persone colpite a livello lavorativo per la conoscenza della lingua scende al 34%.
Questa differenza generazionale, si riporta l’Ansa, potrebbe essere spiegata con la crescente importanza della lingua inglese in tutti i settori, tra cui quello professionale, dove l’internazionalizzazione delle aziende gioca un ruolo fondamentale.
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Di fatto, il 77% degli intervistati ritiene che la conoscenza della lingua inglese sul posto di lavoro sia in constante aumento e sia superiore oggi che nei giorni pre-crisi economica.
Dal sondaggio emerge anche che i motivi per studiare l’inglese variano in base all’età.
Così, per i Millennials e la Generazione X predominano le ragioni lavorative (54%), mentre le ragioni legate alla crescita personale sono scelte solo dal 24%. I risultati cambiano completamente se la domanda viene fatta ai Baby Boomer che scelgono la crescita personale nel 39% dei casi, seguita da ragioni di lavoro (28%) e di viaggio (26%)
L’inglese non solo è considerato la lingua franca per eccellenza, ma anche la più importante in ambito lavorativo. Di fatto, l’inglese è la lingua più richiesta nel proprio lavoro per ben il 76% degli italiani intervistati.
Secondo lo studio, la domanda per l’inglese nel mondo del lavoro supera di molto quella per le altre lingue quali francese, tedesco o spagnolo che si ferma al 3% totale. Questo non accade solo in Italia, ma anche in Spagna e in Francia, dove l’inglese è la lingua più richiesta in ambito professionale rispettivamente per l’83% e il 61% degli intervistati.
Di fatto, la maggior parte degli italiani (74%) usa l’inglese nella propria attività professionale: il 48% sporadicamente, il 19% con frequenza e il 7% giornalmente.
Secondo il recente sondaggio, il 39% degli italiani riconosce che il proprio livello di inglese è stato valutato in sede di colloquio di lavoro, un tasso di quattordici punti superiore rispetto ai dati dello scorso anno (25%), un altro indicatore della crescita della domanda di questa lingua nel nostro paese. Una percentuale superiore tra i paesi presi in esame si riscontra solo in Messico, dove la vicinanza geografica fa sì che nel 54% dei casi gli intervistati abbiano dovuto sostenere un test di lingua durante un colloquio.