E partono le critiche e le polemiche sull’operato e sulle scelte della Regione. Dice il vice direttore dell’ufficio scolastico regionale: ”Le province e gli enti locali stanno facendo, in questi giorni, una rincorsa folle contro il tempo, convocando conferenze di servizio e riunioni. Da una parte c’è la speranza che riescano a farcela e dall’altra che da parte della Regione venga concesso qualche giorno in più. È impensabile che dopo mesi passati a elaborare le linee guida, venga lasciato così poco tempo per un operazione tanto complessa”.
Secondo il vicedirettore dell’ufficio scolastico e i sindacati le procedure del dimensionamento indicate dalla Regione non farebbe altro che ripetere l’iter responsabile dell’annullamento da parte del Tar del precedente piano varato per il 2013-2014.
“Che la procedura scelta sia la stessa bocciata dal Tar è incontrovertibile, un dato di fatto. Sul piano tecnico, per quanto riguarda le procedure, la Regione ha la possibilità di rimediare. Potrebbe, per esempio, decidere che il pronunciamento della VIII commissione consiliare sia solo consultivo e non vincolante, invece, fino ad ora si sono fatti male da soli”.
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