Essa nasce perché l’Unesco ha inteso dedicare un giorno alla commemorazione della firma collegiale delle “Raccomandazioni sullo Status degli insegnanti”, stilata dall’Ilo nel 1966.
Nel documento dell’Unesco si legge che “L’apprendimento non è un processo impersonale, ma avviene largamente attraverso interazioni regolari e dirette tra allievi ed insegnanti (feedback), così come tra allievi e mezzi che gli insegnanti utilizzano per facilitare ad essere fieri della loro vocazione e di continuare a lavorare nella professione che hanno scelto”.
5 ottobre, Giornata mondiale degli insegnanti
Questa ultima frase ci fa immaginare come potrà essere vissuta l’edizione della Giornata di quest’anno dagli insegnanti italiani. Certamente saranno rivendicati il recupero dell’identità, l’affermazione del ruolo e il rispetto che gli insegnanti italiani meritano.
Nonostante una sorta di tsunami, una riforma dopo l’altra, abbia travolto la scuola, gli insegnanti hanno mantenuto viva la vocazione che li anima.
Infatti, solo chi è profondamente motivato dal desiderio di aiutare altre persone a crescere potrà far crescere e dare un futuro alla nostra scuola.
A livello mondiale i governi si sono impegnati per raggiungere entro il 2015 un’educazione di base qualitativa per tutti ed un’uguaglianza tra i sessi nell’educazione. Si denuncia come a tutt’oggi 113 milioni di bambini non abbiano accesso all’educazione elementare.