La Scuola dell’infanzia statale compie 50 anni. Il 18 marzo 1968 fu infatti promulgata la legge 444 che istituì quella che allora si chiamava Scuola materna statale.
Come annunciato dal Miur, dal 17 al 24 marzo nelle scuole si svolgeranno diverse iniziative sul tema.
La Cisl Scuola, sul proprio sito, ricorda che da allora il servizio educativo rivolto alle bambine e ai bambini da tre a sei anni si è esteso fino ad accogliere la quasi totalità della popolazione interessata, ma nello stesso tempo si è compiuto un percorso di progressiva affermazione del carattere di vera scuola per un segmento del nostro sistema di istruzione da tanti considerato soprattutto a carattere prevalentemente assistenziale.
“Di questo percorso la Cisl, allora presente nel settore come Sinascel e in seguito come Cisl Scuola, si è resa protagonista con un’azione incessante, fatta di battaglie sindacali e di attiva presenza in tutte le sedi di confronto e di discussione, perché il profilo professionale di docente fosse pienamente riconosciuto in tutta la sua valenza a chi insegnava nella scuola materna”.
Il sindacato guidato da Lena Gissi, evidenzia, fra le varie conquiste, la diminuzione oraria degli insegnanti: “la riduzione conquistata attraverso i contratti dell’orario di lavoro, sceso dalle originarie 36 alle attuali 25 ore settimanali di insegnamento, ne dà eloquente testimonianza, così come il passaggio dal vecchio diploma triennale all’attuale laurea in scienze della formazione primaria come requisito di accesso. Il nostro impegno non si appaga di questi risultati: occorre vigilare anche oggi per evitare che la scuola dell’infanzia veda attenuato il suo carattere di primo, fondamentale segmento del sistema di istruzione”.
Il segretario Maddalena Gissi, mette in risalto l’opera preziosa degli insegnanti verso gli alunni in età delicata : “l’attenzione e la cura da dedicare a questo livello scolastico dovrebbero essere pari a quanto ne riservano le nostre maestre di scuola dell’infanzia alle bambine e ai bambini loro affida. Allievi, dunque, nel senso pieno e vero di un termine che evoca un processo di crescita e di necessario accompagnamento. Allievi, in un’età nella quale si pongono le basi su cui fondare tutte le successive tappe di un buon percorso di apprendimento. Una consapevolezza cui ci richiamano costantemente tutti gli studi condotti a livello internazionale e le conseguenti raccomandazioni delle più qualificate istituzioni mondiali che si interessano di infanzia”.
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