Dopo gli studenti, anche qualche sindacato degli insegnanti sta storcendo la bocca per la notizia dei 500 milioni di euro girati dallo Stato per finanziare le scuole paritarie.
Ad uscire pubblicamente contro la decisione, resa pubblica e difesa dal sottosegretario Gabriele Toccafondi, è stato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che ha che sottolineato come di anno in anno i fondi destinati alle scuole paritarie aumentino sempre di più.
“Mentre la scuola pubblica annaspa – dice il sindacalista – con docenti che percepiscono stipendi tra i più bassi della categoria in tutta Europa e personale ridotto all’osso nelle segreterie delle scuole e negli uffici amministrativi, ci lascia basiti l’annuncio del sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, dell’arrivo di oltre 500 milioni di euro per gli istituti paritari”.
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“Non si tratta di una questione ideologica – prosegue Di Meglio replicando alle affermazioni di Toccafondi – ma ricordiamo al sottosegretario che l’articolo 33 della Costituzione stabilisce che ‘Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato’. Siamo convinti che la scuola pubblica statale meriterebbe ben altre risorse economiche”.
“Così come ha reperito questi nuovi e cospicui fondi di cui beneficeranno le scuole paritarie, il Governo dovrebbe impegnarsi con altrettanta solerzia nel trovare risorse quantomeno dignitose per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, visto che per il biennio 2016-2017 ammontano a poco più di 30 euro lordi pro-capite, mentre per il 2018 non risultano ancora stanziate. Senza dimenticare – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – che gli insegnanti italiani stanno ancora aspettando lo scatto di anzianità del 2013”.
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