5,7 milioni di precari, Neet, “working poor” a rischio povertà da qui al 2050 e che, secondo il rapporto «Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?» presentato dal Censis e Confcooperative, sarebbero una mina vagante pronta a esplodere.
Mancanza di lavoro e povertà sarebbero due vere e proprie emergenze, riporta il Sole 24 Ore, mentre c’è una evidente discriminazione tra generazioni. Il confronto fra la pensione di un padre e quella prevedibile del proprio figlio che ha iniziato a lavorare da qualche anno, evidenzia una forte penalizzazione per quest’ultimo anche nel rapporto fra pensione futura e ultima retribuzione che si dovrebbe fermare al 69,7%, quasi quindici punti percentuali in meno del genitore.
Desolante la situazione dei circa 3 milioni di Neet e dei 2,7 milioni di lavoratori poveri o impegnati in “lavori gabbia”, attorno a cui si pone pure il problema della sostenibilità a del sistema di welfare.
Dura a morire, è rimasta e continua a rimanere (neanche tanto sottotraccia) nell’opinione pubblica e…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Alessandra Torrioni e Gian Michele Mostardini del…
Sembra partire a gonfie vele la raccolta delle firme per arrivare al referendum abrogativo della…
Una madre denuncia la situazione critica dei bambini disabili nei centri estivi di Roma, evidenziando…
Da tempo ci si chiedeva quando sarebbe stato possibile esprimere le 150 preferenze per gli incarichi…
Nel dibattito sul reclutamento dei docenti, sta emergendo sempre di più il tema dell'utilizzo dei…