5,7 milioni di precari, Neet, “working poor” a rischio povertà da qui al 2050 e che, secondo il rapporto «Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?» presentato dal Censis e Confcooperative, sarebbero una mina vagante pronta a esplodere.
Mancanza di lavoro e povertà sarebbero due vere e proprie emergenze, riporta il Sole 24 Ore, mentre c’è una evidente discriminazione tra generazioni. Il confronto fra la pensione di un padre e quella prevedibile del proprio figlio che ha iniziato a lavorare da qualche anno, evidenzia una forte penalizzazione per quest’ultimo anche nel rapporto fra pensione futura e ultima retribuzione che si dovrebbe fermare al 69,7%, quasi quindici punti percentuali in meno del genitore.
Desolante la situazione dei circa 3 milioni di Neet e dei 2,7 milioni di lavoratori poveri o impegnati in “lavori gabbia”, attorno a cui si pone pure il problema della sostenibilità a del sistema di welfare.
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