L’idea è stata del dirigente scolastico, spiega il Corriere della Sera, che per causa della diminuzione dei fondi ministeriali alle suole è dovuto correre ai ripari: “Facendo un’analisi ho notato che, quest’anno, nelle scuole medie sia di Cisliano che di Albairate c’erano state troppe suddivisioni” e per evitare, in mancanza del docente curricolare, che gli alunni vengono divisi in piccoli gruppi e mandati in sezioni diverse, è nata l’idea dell’orario da 59 minuti.
“Ogni professore insegna per 18 ore durante la settimana. Per ciascuno quindi si recuperano 19 minuti. Moltiplicandoli per gli insegnanti delle nostre scuole, che sono una quarantina, otteniamo circa 10 ore di lavoro già pagate. Così le supplenze possono essere effettuate da loro senza la necessità di chiamare personale esterno. E così riusciremo a contenere il più possibile le suddivisioni, risparmiando anche sul budget della scuola”.
Respinta in prima battuta la proposta, è poi stata avallata con una profonda spaccatura dal collegio, passando solo grazie al voto del preside.
Tante le critiche, anche perché con le nuove disposizioni i prof non possono più rifiutare la supplenza fino alla fine delle 10 ore.
Ma il preside resta convinto che questa sia “la scelta migliore per le scuole medie. Chiamare un professore per un giorno solo di lezione va bene alla scuola materna. Ma alle medie fa solo lievitare la spesa, senza che ci sia efficacia didattica. Invece un professore già conosciuto dagli alunni può rendere produttiva anche un’ora buca. Chiedo solo di essere più flessibili, per dare un servizio migliore agli alunni, e ridurre il disagio delle suddivisioni. Perché è attorno all’alunno che la scuola deve ruotare e la scuola è una squadra, tutti le sue componenti fanno parte del processo educativo. E sia ben chiaro, anche gli alunni recupereranno le 10 ore, non solo i docenti”.
Ma come si controllerà l’accumulo di minuti? “La campanella sarà sincronizzata. Inoltre, nella nostra scuola gli insegnanti utilizzano il badge. Un’altra delle innovazioni che ho voluto introdurre, assieme al registro elettronico…”.
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