Secondo un sondaggio di ActionAid, realizzato da Quorum/Youtrend, 6 italiani su 10 sono d’accordo a riconoscere la cittadinanza italiana ai figli di persone straniere nati o cresciuti in Italia dopo aver completato 5 anni di scuola.
Ma sembra pure, secondo il sondaggio, che anche il 48% degli elettori della Lega è d’accordo come lo è anche il 35% degli elettori di Fratelli d’Italia e il 58% degli intervistati di Forza Italia.
Ci sarebbe quindi un fronte ampio di consensi che travalica le appartenenze partitiche nella popolazione italiana e attraversa anche il centro destra oltre a un amplissimo fronte favorevole tra tutti gli altri elettori.
L’unico scoglio sembra rappresentato dagli schieramenti politici che in Parlamento invece sono estremamente negativi e si oppongono al testo di Legge.
In ogni caso il 29 giugno la Camera dei Deputati discuterà la proposta di legge sulla cittadinanza che mira a introdurre lo Ius Scholae, ovvero dare la cittadinanza italiana ai bambini figli di extracomunitari che abbiano frequentato almeno un ciclo scolastico in Italia, senza che debbano aspettare il compimento dei 18 anni.
Sembrerebbe dunque raggiunto un obiettivo importante, nonostante in commissione Cultura la destra abbia tentato di bloccare l’iter della legge, per cui aspetterà alla Camera esprimersi, nella considerazione pure che la maggioranza dovrebbe esserci.
Dopo anni e anni di attesa, forse verrà eliminata l’assurdità di avere bambini di serie A e bambini di serie B nelle nostre scuole.