Secondo i dati forniti dalla Cisl scuola, in Piemonte ci sarebbero 6.634 cattedre vacanti, di cui 3.256 nella sola provincia di Torino.
Troppe promozioni
Una ulteriore causa di tanti posti vuoti sarebbe la “promozione per tutti gli studenti di quest’anno” che renderanno le classi “stracolme. Considerando anche la cronica differenza tra organico di diritto e organico di fatto, che a Torino supera sempre il migliaio, il mondo della scuola dovrà sopperire con molte più supplenze».
Aumenteranno le supplenze
La notizia è riportata dalla Stampa che riporta le parole del sindacalista: «Là dove le aule saranno insufficienti a ospitare tutti gli studenti si dovrà ragionare sui doppi turni, o dividere fisicamente le classi più numerose e quindi raddoppiare in certi casi il personale docente. Si parla di classi ridotte di un 15%: diventa difficile immaginare turni con questi numeri. Ma per ora aspettiamo di capire meglio il nostro destino. Di certo c’è che il fenomeno supplenze aumenterà esponenzialmente nelle realtà più grandi, ogni scuola dovrà trovare una quadra».
Il sostegno: 10 anni per colmare il divario
Un altro problema sarà quello del mondo del sostegno: «Le carenze in questo caso corrispondono ad un numero così alto che non basterebbero 10 anni per coprirle tutte Lo scorso anno a Torino su 1.800 posti per il ruolo ne sono stati coperti solo 200 perché non c’erano abbastanza specializzati. Quest’anno sarà tutto proporzionato. L’Università del Molise, da sola, ne specializza 300 all’anno, la Sicilia tra i 2.500 e i 4 mila. In Piemonte quest’anno si è raddoppiato il numero di specializzazioni, ma restano poche centinaia a fronte di una richiesta altissima».