Attualità

70.000 studentesse e studenti insieme contro le mafie

Oltre 70.000 ragazze e ragazzi sono stati coinvolti il prossimo 23 maggio in tutta Italia nelle iniziative di “Palermo chiama Italia” promosse dal Miur e dalla Fondazione Falcone.

Le celebrazioni istituzionali si sono tenute nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra.

Il “no” alle mafie è stato in 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Umbria) da migliaia di studentesse e studenti in una sorta di “staffetta” a distanza. A coordinare le attività nelle città coinvolte saranno gli Uffici Scolastici Regionali.

“Il 23 maggio e il 19 luglio, date delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, sono anniversari importanti del nostro calendario civile – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – in cui ricordiamo donne e uomini che hanno perso la vita a causa del potere mafioso, mentre con profondo senso del dovere servivano lo Stato. Celebrare queste date è importante per rammentare a tutte e tutti noi come sia cambiata la vita civile e democratica del Paese dopo quella primavera e quell’estate del 1992. Farlo con le nuove generazioni è imprescindibile: ogni anno migliaia di studentesse e studenti, pur non avendo avuto esperienza diretta di quei terribili anni che hanno insanguinato l’Italia, mostrano apertura, curiosità, interesse, protagonismo e responsabilità e raccolgono la chiamata di Palermo a mostrare la loro opposizione alle mafie – a tutte le mafie – e alla criminalità organizzata. Queste giovani e questi giovani che, attraverso la scuola, diventano cittadine e cittadini attivi e consapevoli sono il miglior modo per onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e dei loro ‘angeli’, le loro scorte, per non disperdere i loro insegnamenti e il valore del loro impegno, per proseguire la loro battaglia per la legalità, la democrazia e la libertà”.

“Quest’anno dedichiamo la ricorrenza del 23 maggio agli agenti di scorta caduti negli attentati di Capaci e via D’Amelio – spiega la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone -. Giovanissimi, spesso poco più che ragazzi, hanno questo in comune: erano uomini e donne dello Stato morti per aver fatto con coscienza il loro lavoro, così duro e pericoloso, fondamentale nella lotta alla mafia. Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano – gli ‘angeli delle scorte’, come amiamo chiamarli – sono da tutti noi ricordati per quel grande senso del dovere che li accomuna a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino. È questo l’insegnamento che viene dal loro sacrificio: l’antimafia, quella vera, esige che ciascuno agisca, quotidianamente, con onestà e onore. Il loro esempio è un monito per tutti noi, adulti e giovani, perché nessuno può considerarsi esente da questo imperativo morale”.

La commemorazione onora tutte le donne e tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine che hanno sacrificato la vita nella lotta alle mafie. Questo anche attraverso la speciale collaborazione fra il MIUR, la Fondazione Falcone e la Polizia di Stato che nei mesi scorsi hanno bandito due concorsi dedicati agli “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria” per le scuole d’Italia e quelle di Palermo e provincia.

“La mafia verrà sconfitta”, è la convinzione che il presidente della Repubblica,  Sergio Mattarella, che oggi ricorda come “con mezzi disumani la mafia ha perseguito e ancora persegue finalità eversive. Falcone ci ha dimostrato che la civiltà, la legalità, la Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole destabilizzarle”.

Per l’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che per tanti anni ha lavorato al fianco di Falcone, “ci sono ancora tante cose che dobbiamo accertare, tanti misteri intorno alle stragi. La storia dei nemici della mafia uccisi solo dalla mafia ha bisogno di altre importati acquisizioni”.

Nel pomeriggio i due tradizionali cortei di studenti di #Palermochiamaitalia sono partiti, uno da via D’Amelio, l’altro dall’Aula Bunker per ricongiungersi sotto l’albero Falcone per il silenzio, alle 17,58, ora della strage di Capaci.

Stasera la nave della legalità lascerà Palermo per ritornare a Civitavecchia.

Redazione

Articoli recenti

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024