Si è svolto il 7 ottobre 2017, presso l’Istituto Marcelline di via Quadronno a Milano, il convegno “Arte – Formazione – Cultura”, conclusosi con l’inaugurazione della nuova sede dell’Accademia Ucraina di Balletto. Tra i partecipanti alla tavola rotonda, anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sen. Valeria Fedeli, che, apprezzando l’intreccio qualitativo e innovativo del progetto attuato presso l’Istituto di via Quadronno (Scuola Secondaria di I grado e Liceo Linguistico pomeridiano studiati per rispondere con flessibilità alle esigenze degli allievi dell’Accademia di danza), ha sottolineato come gli educatori abbiano oggi la responsabilità nuova di offrire strumenti per una cittadinanza globale.
Dopo aver precisato, con riferimento alla relativa Delega alla Legge 107/15, che nei prossimi anni vi sarà spazio per attuare una nuova forma di reclutamento dei docenti, reclutamento qualitativamente all’altezza della loro funzione estremamente significativa per la società, il Ministro ha ricordato l’importanza della Delega sulla cultura umanistica, sottolineando come oggi il percorso formativo, oltre alle materie disciplinari, debba promuovere anche altre competenze, relative all’insieme delle culture e delle arti nei loro diversi linguaggi (musica, danza, cinema, teatro…) e in grado di contribuire alla completezza dell’essere persona. Un percorso analogo, del resto, è stato già portato avanti per quegli studenti che scelgono di dedicarsi da professionisti allo sport.
Nel nostro Paese, ha proseguito il Ministro, abbiamo bisogno di guardare sempre più alla qualità dell’offerta formativa e alle finalità condivise, allargando la filiera del sapere e puntando ad un pluralismo educativo che vada oltre la contrapposizione ideologica tra scuole statali e scuole paritarie (facenti entrambe parte del sistema nazionale pubblico di istruzione). Importantissimo, a questo proposito, il passaggio segnato dalla Legge di Bilancio del 2017, che prevede finanziamenti per le scuole paritarie, oltre che per quelle statali: un passaggio che va confermato e gradualmente portato avanti.
Rispetto e riconoscimento reciproco sono dunque imprescindibili, quando c’è una qualità paragonabile nell’offerta formativa: nel momento in cui i titoli di studio sono riconosciuti, risulta doveroso garantire pari condizioni di raggiungimento di tali titoli nei diversi luoghi di istruzione. Le scuole paritarie italiane nel loro complesso si sono, negli ultimi anni, qualificate: esse non sono affatto una “scorciatoia” e offrono semmai un “di più”, non un “diverso” che squalifichi. Questa ricchezza qualitativa costituisce anche un vantaggio competitivo per il nostro Paese. Così ha concluso il suo intervento il Ministro Fedeli, che precedentemente, rispondendo ai giornalisti, si era soffermata anche sulla proposta del costo standard di sostenibilità, per il quale ha in progetto di costituire un gruppo di lavoro. «Mi sembra un elemento necessario di confronto, perché la libera scelta di dove far educare i propri figli è fondamentale», ha dichiarato il Ministro, insistendo sull’importanza del cammino di attuazione della Costituzione in materia di pluralismo culturale. Rispondendo, infine, alla domanda di una studentessa, che le chiedeva se si arriverà presto alla possibilità per tutti di apprendere senza discriminazioni economiche, il Ministro ha sorriso: «Me lo auguro! Certo noi andremo avanti nel rispondere alla sfida della società con l’allargamento dell’investimento a tutta la filiera del sapere».
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