Il prossimo contratto nazionale potrebbe regolare anche la materia disciplinare: lo prevede espressamente l’atto di indirizzo che già è stato inviato all’Aran e consegnato alle organizzazioni sindacali.
ATTO DI INDIRIZZO
Più precisamente l’atto di indirizzo prevede che si potrà regolare per via contrattuale la “tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni disciplinare”.
E c’è già chi sostiene che in tal modo aumenteranno ulteriormente i poteri dei dirigenti scolastici. In realtà le cose stanno in modo un po’ diverso perché va detto che procedure e organi preposti alla irrogazione delle sanzioni possono essere definiti solamente dalla legge.
Diversa è la questione delle sanzioni che già oggi, almeno per il personale ATA, sono definite dal contratto nazionale.
COSA PREVEDE IL CCNL IN VIGORE
Va anche detto che nel contratto attuale, siglato nel novembre del 2007, l’articolo 91 prevedeva per i docenti il rinvio alle norme contenute nel TU 297 del 1994.
Lo stesso articolo recitava: “Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali ed in attesa del loro riordino, al fine di garantire al personale docente ed educativo procedure disciplinari certe, trasparenti e tempestive, entro 30 giorni dalla stipula del presente contratto, le Parti regoleranno con apposita sequenza contrattuale l’intera materia”.
In realtà la sequenza contrattuale non c’è mai stata, né i sindacati si sono mai attivati per chiedere che sul tema venisse aperta la trattativa prevista dall’art. 91
Adesso, con la stipula del nuovo contratto, è possibile che si rimetta davvero mano all’intera materia.
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