Gli insegnanti delle scuole trentine, ciascuno in base alla figura professionale ed all’anzianità, si troveranno nella busta paga di giugno 750 euro netti medi in più, comprensivi degli arretrati e dei conguagli operati sugli acconti.
Dunque a partire dal mese di luglio, gli stipendi saranno a regime con i nuovi aumenti mensili contrattuali, dovuti dal rinnovo del contratto collettivo provinciale di lavoro, sottoscritto il 4 giugno scorso.
I miglioramenti sono stati attributi sulle voci stipendiali relative alle tre decorrenze dell’1 gennaio 2016, dell’1 gennaio 2017 e dell’1 marzo 2018, tramite conguaglio degli acconti, mentre a partire dall’1 aprile 2018 è stata conglobata nello stipendio l’indennità di vacanza contrattuale.
Inoltre, a partire dall’1 marzo 2018, è stato attribuito un elemento «perequativo» mensile per le posizioni stipendiali più basse, che ha carattere di temporaneità fino al 31 dicembre 2018.
Infine dall’1 marzo 2018 è stato incrementato l’importo mensile della retribuzione professionale docenti.
A questi miglioramenti, che sono stati attribuiti analogamente ai colleghi docenti del resto d’Italia, – fa sapere il giornale della Provincia – si sono aggiunti quelli previsti per i maggiori impegni e flessibilità del personale docente della scuola trentina; si tratta di una tantum per i due anni scolastici 2016-17 e 2017-18, che va a compensare il significativo impegno richiesto per la realizzazione degli obiettivi assegnati al sistema scolastico, tra i quali in particolare l’inclusione, il trilinguismo, l’alternanza scuola-lavoro e l’incremento del compenso per la flessibilità organizzativa e didattica nell’ambito delle modalità organizzative finalizzate al conseguimento degli obiettivi del Progetto d’istituto, del tempo scuola e dei relativi progetti declinati.
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