Le tecnologie digitali favoriscono la parità di genere? Sembrerebbe proprio di sì.
Questo è quanto emerge da un recente studio di Accenture (società specializzata nella consulenza e nei servizi IT) “getting To equal”.
Le tecnologie digitali vengono infatti sempre più utilizzate dalle donne per accrescere le proprie competenze ed essere sempre più connesse, accrescendo il proprio know how e assicurandosi quindi un margine sempre più ampio nella formazione e nel lavoro rispetto agli uomini.
L’utilizzo del digitale consente, inoltre, di rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne di lavorare, migliorando il compromesso lavoro-famiglia e favorendo l’accesso allo smart working.
Facendo un focus sull’Italia il buon livello di competenze digitali aiuta le donne ad emergere nel lavoro anche se gli skill digitali non sono completamente sufficienti a colmare il divario nei livelli più alti in azienda. Questo almeno fino a quando non ci saranno sempre più donne nei livelli più alti del management delle grandi aziende.
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Tutto questo, ovviamente, dovrà essere contestualizzato ad un adeguato welfare che consenta il corretto supporto dello Stato nel trovare il giusto equilibrio tra carriera e famiglia che il solo “Digital fluency” non consente.
La festa della donna è una ulteriore occasione per ricordare dunque che il divario di genere in ambito tecnologico può essere eliminato.
Fino al 13 marzo sono previsti decine di eventi in tutta Italia chiamati “petali rosa”, dedicati a donne di tutte le età che vogliono avvicinarsi al mondo del digitale e sessioni più tecniche per chi già “mastica” la conoscenza tecnologica.
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