Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in occasione della giornata internazionale delle donne ha dedicato un video messaggio a tutte le donne e in particolare alle dirigenti scolastiche, alle insegnanti, a tutto il personale scolastico e alle studentesse.
“Oggi 8 marzo celebriamo la ricorrenza della giornata internazionale della donna. C’è qualcosa di sorprendete in questa celebrazione. Le civiltà antiche onoravano con la dea madre l’origine della vita. E’ stato detto che la donna è l’altra metà del cielo. Eppure è solo nel secolo scorso che la donna ha ottenuto la parità dei diritti politici in Europa e in America. E ancora oggi in molti paesi le libertà fondamentali le sono precluse. Penso ai tanti casi di libertà calpestati, alle donne iraniane e a tutte quelle donne che in varie parti del mondo sono tenuto in condizioni di minorità. Ma penso anche a quelle donne italiane a cui è negata una piena realizzazione personale in molti ambiti pubblici e privati. Penso ai sacrifici di tante donne separate che devono accollarsi in solitudine la crescita dei figli. Penso alle donne vittime di soprusi, di violenze, di discriminazioni, di mobbing, alle donne abusate, sfruttate, segregate. Penso alle tante donne anziane, a quelle donne sole che sperimentano la fragilità economica e sociale. Penso a quelle donne che hanno fatto scelte controcorrente e sentono ancora oggi il peso della discriminazione. E penso infine alle tante donne di successo che hanno dimostrato in una società ancora troppo maschilista che la tenacia e la intelligenza femminile non hanno pari e non hanno limiti”.
E continua con un riferimento al mondo della scuola: “Ma un pensiero particolare va alle tante donne che lavorano nella scuola, vero pilastro su cui si costruisce il futuro dei nostri giovani. E alle studentesse, al loro impegno, ai loro sacrifici, ai loro sogni. Più in generale il pensiero va alla grande maggioranza delle donne che opera quotidianamente con generosità, passione, forza, senza ottenere alcun onore dalla cronaca. E a questo grande lavoro quotidiano e silenzioso delle donne che io, come ministro e come uomo, voglio rendere merito e manifestare gratitudine. Con la consapevolezza che dobbiamo fare di più nell’interesse della società intera, se è vero che assicurare una maggiore parità di genere produce non solo società più giuste, più eque, più inclusive, ma permette anche di ottenere un maggiore benessere economico. Da questo punto di vista dobbiamo fare maggiori sforzi economici per garantire sempre più istruzione femminile iniziando da un settore strategico della formazione del nostro Paese quello delle Stem, le materie scientifiche e tecnologiche dove i numeri testimoniano uno svantaggio che è inaccettabile. Dobbiamo, inoltre, garantire, un’effettiva parità di accesso in tutti i lavori pubblici e privati, rimuovendo quelle prevenzioni e quegli ostacoli culturali, sociali e talvolta persino di casta professionale che impediscono una vera parità”.
E conclude. “Ricorre di marzo la fioritura delle mimose e delle ginestre, e con un fiore che voglio consegnare idealmente a tutte le donne che nella nostra Italia lavorano, vivono, soffrono, sognano, sperano, che io celebro insieme con voi questa straordinaria ricorrenza”.
Nella propria pagina Facebook, ha dedicato un pensiero a tutte le donne in occasione dell’8 marzo.
Giorgia Meloni scrive: “Nella Giornata Internazionale della Donna voglio ricordare e ringraziare la tenacia e il coraggio di tutte le donne che, nel tempo e nella storia, hanno lottato e raggiunto importanti conquiste e traguardi in campo sociale e civile, economico e politico, nelle scienze come nell’innovazione. Protagoniste di grandi rivoluzioni che hanno portato la donna ad avere un ruolo sempre più centrale e significativo per lo sviluppo dell’Italia. Lavoratrici, mogli, madri, sorelle, figlie, amiche o compagne: le donne rappresentano una fonte inesauribile di forza, resistenza, coesione e condivisione. E lasciatemi anche ricordare giovani donne come Saman Abbas, Pamela Mastropietro, Sara Di Pietrantonio e tutte coloro che sono state uccise per mano violenta. È per loro, e per ogni donna vittima di persecuzione, discriminazione e abusi, che dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.
E continua: “È dovere delle Istituzioni fare in modo che tali barbarie non accadano più. Così come è nostro dovere abbattere quegli ostacoli che non permettono a tutte le donne di poter esprimere al massimo il loro inestimabile potenziale nel settore cui esse ambiscono. Grandi passi avanti sono stati fatti e molti ancora dovranno essere compiuti, con la consapevolezza però, che la crescita della presenza della donna in ogni settore è e deve rappresentare perno e movimento continuo per lo sviluppo della nostra Nazione. Buon 8 marzo a tutte le donne d’Italia, d’Europa e del mondo”.
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