“Per i motivi che tutti conosciamo, quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale. Ma desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà”: lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un breve messaggio registrato per il sito internet del Quirinale.
“In numerose occasioni e in diversi ambiti – ha continuato il presidente – sono state motori del cambiamento. Vorrei inoltre sottolineare come le donne contribuiscano, in misura particolare, a cogliere il valore universale e concreto del dialogo, della solidarietà, della pace”.
E’ lunga la lista dei messaggi di solidarietà e di ringraziamento verso le donne e il loro operato all’interno della famiglie, della società e del lavoro.
Papa Francesco ha voluto celebrare la Giornata con un tweet: “È proprio della donna prendere a cuore la vita. La donna mostra che il senso del vivere non è continuare a produrre cose, ma prendere a cuore le cose che ci sono. #GiornatadelleDonne”.
Ma sono molte altre le personalità intervenute in questo 8 marzo dal significato particolare, in piena emergenza coronavirus. “Voglio dedicare la ricorrenza dell’8 marzo a tutte le donne italiane che con le loro storie, la loro azione, il loro esempio in famiglia, nel lavoro e nelle istituzioni, hanno costruito l’Italia e ancora oggi danno un contributo fondamentale allo sviluppo della società e della Nazione”, ha detto la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
“Sebbene non si possa celebrare la giornata internazionale della donna per le restrizioni utili a contrastare il Sars-2Covid, voglio inviare a tutte le donne un messaggio di solidarietà, supporto e ringraziamento, per quello che fate ogni giorno, per il modo con cui affrontate la vita, dandoci forza, e per la tenacia con cui fate fronte ai momenti di difficoltà, come quello che viviamo in queste ore”, spiega il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, aggiungendo un “ringraziamento speciale a tutte coloro che si stanno impegnando per il nostro Paese, soprattutto nelle zone rosse”.
Il pensiero della ministra della Salute Lucia Azzolina va “alle migliaia di donne che operano, in queste ore, nella sanità, lottando contro il #coronavirus. E alle donne della scuola che sono impegnate, nei loro diversi ruoli, a stare accanto ai nostri ragazzi. Buon 8 marzo a tutte noi”.
“Oggi più che mai, oggi che, in un momento così difficile, c’è bisogno di tutta la vostra intelligenza, di tutta la vostra cura, di tutta la vostra capacità di unire, condurre, confortare e sorridere, auguri Amiche, auguri a tutte le donne d’Italia”: così su twitter ha scritto il segretario della Lega, Matteo Salvini.
“In questo momento difficile per il nostro Paese dedichiamo questo 8 Marzo alle donne che lavorano per il servizio sanitario nazionale. Ha ragione il Presidente Mattarella. A tutte le donne in prima linea contro la diffusione del coronavirus va un grande grazie dall’Italia unita!”, ha scritto in un post il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Le donne sono in prima linea per combattere il coronavirus. Meritano molto più rispetto e considerazione nella vita sociale, civile e culturale. Ci sono ancora tanti ostacoli e pregiudizi da superare, troppi fenomeni di violenza, ricatti sessuali, sfruttamento, intimidazioni, nei loro confronti”, ha scritto – su “Il Secolo XIX” – la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in occasione dell’8 marzo.
“Oggi è un 8 marzo diverso nel nostro paese ed in tutto il mondo, senza cortei e manifestazioni, a causa delle restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus. Tante donne sono in prima linea, in queste giornate difficili, con grande coraggio, determinazione e senso di responsabilità, per curare ed assistere le persone contagiate”, ha scritto Furlan.
“Immettere in ruolo tutti i precari su posti vacanti, direttamente da graduatoria, considerando anche l’emergenza Coronavirus e il blocco dei concorsi, significa assumere tante donne, almeno 100 mila solo come insegnanti. Poi, ci sono almeno altre 30 mila Ata, come amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico”, ha detto Marcello Pacifico, leader dell’Anief.
“Negli ultimi anni, del resto, l’attesa prima dell’assunzione a tempo indeterminato si è sempre più allungata: basta dire che le nostre docenti con meno di 30 anni sono meno dello 0,5%, mentre in Spagna sfiora il 7%. Poi, vanno in pensione ormai alle soglie dei 70 anni con assegni da fame, mentre fino a non molto tempo fa lasciavano il lavoro a 57 anni senza decurtazioni”, ha concluso il sindacalista.
“Buon otto marzo alle Donne che lottano per una società più equa, alle Donne che con le loro battaglie ci hanno permesso oggi di andare avanti, alle Donne che soffrono per questo virus maledetto che sconfiggeremo, alle Giovani ragazze che devono costruire il loro futuro, alle Bambine che possano crescere consapevoli dei propri diritti, alle Donne immigrate che siano sempre più riconosciute, a quelle Bambine delle zone di guerra e di conflitti, alle Donne tutte del mondo che sia una delle tante giornate per abbattere le diseguaglianze e per costruire una società di Pari Diritti e di Pari Opportunità”: lo ha scritto Andrea Catizone, responsabile nazionale Dipartimento Pari Opportunità delle Autonomie Locali Italiane.
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