“Rinnovo dei contratti nazionali, sblocco della contrattazione decentrata e superamento della legge Brunetta, no al blocco degli scatti di anzianità, investimenti e contrarietà agli ulteriori tagli contenuti nella legge di stabilità, stabilizzazioni e diritti per i precari saranno i temi centrali della mobilitazione. In tutti comparti della conoscenza, il lavoro deve essere considerato una risorsa da valorizzare e non merce. Senza il rinnovo dei contratti non ci può essere buona scuola, buona università, buona ricerca e buona afam”.
“Basta con i tagli ai comparti della conoscenza, con politiche che spingono verso la privatizzazione dei saperi e la cancellazione del diritto allo studio. Il precariato -continua – nei comparti della conoscenza mortifica tantissime competenze e talenti e umilia le nuove generazioni. Il cambiamento non può significare fare gli interessi dei più forti allargando le disuguaglianze. Rivendichiamo più giustizia sociale e meno chiacchiere. L’8 Novembre tutti in piazza per difendere la dignità dei lavoratori pubblici”.