Categorie: Politica scolastica

80 euro alle neomamme? E in Europa e Usa?

L’Ansa, dopo l’annuncio di Renzi, pubblica i provvedimenti che si praticano in Europa e Usa a favore della maternità.

FRANCIA – I sussidi sono tra i più avanzati d’Europa. Per l’arrivo di un figlio e per i redditi tra i 35mila (1 figlio) e 62 mila euro (3 figli), è prevista una tantum di 923,08 euro versati al settimo mese di gravidanza, a cui seguono 184,62 euro al mese fino ai tre anni del bambino. A questi si aggiungono i contributi per le spese di baby sitter/assistente materna a domicilio: per redditi familiari tra 21mila euro (1 figlio) e 71mila euro (4 figli), lo Stato versa una parte del salario direttamente alla baby sitter o assistente materna a domicilio.

Per i bambini fino ai tre anni il bonus va da 460,93 euro al mese a 174,35 euro al mese. Per i bambini da tre a sei anni la cifra è tra 230,46 euro e 87,18 euro al mese. Poi c’è il reddito solidarietà che sostiene le ragazze madri (single sotto i 25 anni), genitori single e/o coppie con redditi molto bassi. In questo caso, il sussidio mensile va da 499,31 euro a 1048 euro al mese (coppia con due figli). Per tutte le famiglie senza reddito sono previsti assegni a partire dai due figli, dalla nascita fino ai 18 anni: 129,35 euro al mese per 2 figli, 295,05 euro per 3 figli, 460,77 euro per 4 figlio, a cui si aggiungono altri 165,72 euro per ogni figlio in più.

GRAN BRETAGNA – Nel Regno Unito i sussidi per le madri sono sussidi definiti ‘universali’, ovvero che riguardano tutte le neo-mamme/genitori/tutori che ne facciano richiesta a prescindere dalle loro circostanze. Esiste tuttavia un limite calcolato sulla base del reddito familiare. Ovvero: se una persona della coppia (o se il genitore singolo) guadagna oltre 50mila sterline all’anno (poco piu’ di 63mila euro) dovra’ essere restituita una proporzione del sussidio ricevuto. Al momento il sussidio e’ di 20,50 sterline (quasi 26 euro) a settimana per il primo figlio e 13,55 sterline (circa 17 euro) a settimana per ognuno dei successivi. L’erogazione del contributo e’ prevista fino al 16esimo anno di eta’ di ciascun figlio nel caso in cui questo concluda a qual punto il ciclo di studi o formazione. Se questa invece continua puo’ essere richiesta un’estensione.

GERMANIA – i sussidi per le famiglie con figli sono indipendenti dal reddito. Tutti i cittadini dell’Ue e di alcuni altri Paesi europei che risiedono in Germania hanno diritto a un aiuto pari a 184 euro mensili per ciascuno dei primi due figli, 190 euro per il terzo e quarto e 215 euro per ciascun bambino oltre il quinto. Il Kindergeld, questo il nome del sussidio, viene riconosciuto ai genitori per lo meno fino al diciottesimo anno d’età dei figli, e viene prolungato fino ai 22 anni in caso di disoccupazione e fino a 25 anni qualora i ragazzi fossero impegnati nello studio o nella formazione. Il sussidio può eventualmente essere sostituito da uno sconto fiscale che lo Stato riconosce alle famiglie con figli: nel caso risulti più vantaggioso per le famiglie, non per lo Stato, invece del sussidio si procede con lo sconto fiscale.

OLANDA – assegno trimestrale di base da 0 a 18 anni, il cui valore aumenta con l’età del figlio. Nel 2014: da 0 a 5 anni 191,65 euro; da 6 a 11 anni 232,71 euro; da 12 a al compimento del 18esimo anno di età: 273,78 euro. Il valore dell’assegno può aumentare a seconda delle condizioni di salute del bambino, se è disabile o se non vive con i genitori. C’è poi un bonus a seconda del reddito, del tipo di famiglia e del numero di figli. A questi si aggiunge un ulteriore bonus solo per l’assistenza ai bambini, a seconda del reddito e del numero di ore lavorate dei genitori.

BELGIO – bonus una tantum per la nascita, nel 2014 pari a 1.223,11 euro per il primo figlio e di 920,25 euro per gli altri. Assegno mensile di base di 90,28 euro per il primo figlio, 167,05 euro per il secondo, 249,41 per il terzo e successivi, che aumentano con il progredire dell’età (‘supplemento d’età’, sino ai 24 anni) e per numero di figli, da un minimo di 15 a un massimo di 60 euro in più al mese per figlio. Ogni anno, all’inizio della scuola, c’è un bonus annuale che aumenta con la classe frequentata dai figli (da 20 a 110 euro per figlio). Gli assegni mensili sono ulteriormente maggiorati in caso di malattia o handicap dei figli o dei genitori, in caso di famiglie monoparentali o di disoccupazione o pre-prensionamento dei genitori.

USA – Quanto vale il lavoro di una mamma? Negli Stati Uniti si sa. Ogni anno dal 2000 il sito Salary.com calcola il valore delle 96,5 ore di lavoro settimanale di una donna che sta a casa e le 59,4 di chi si divide tra figli e ufficio. Risultato sempre stupefacente: 118.905 dollari all’anno nel primo caso, 70.107 nel secondo, secondo le stime 2014. E tuttavia nel paese di Barack e Michelle Obama, il ruolo delle mamme nella societa’ e’ scarsamente tutelato. Basti pensare alla legge sull’aspettativa per maternità’ introdotta soltanto nel 1992 e con importanti restrizioni: il posto di lavoro viene protetto per 12 settimane, solitamente pero’ non retribuite. Lo stesso Obama, non piu’ tardi del giugno scorso, aveva puntato i riflettori sugli scarsi sostegni della societa’ Usa alle mamme e alle famiglie.

Pasquale Almirante

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