A dirlo il pediatra di Milano, Italo Farnetani, che all’Adnkronos Salute spiega come “proprio la tristezza della fine delle feste ha provocato a una vulnerabilità maggiore dei bimbi ai virus di stagione, la cui circolazione è aumentata nelle riunioni di famiglia tra Natale e l’Epifania”.
“E’ dimostrato in questi casi il ruolo della neuroimmunologia, ad esempio studi sui popoli che hanno perso una guerra mostrano una maggior vulnerabilità alle patologie dopo una sconfitta. Ebbene, se con questo clima piuttosto mite alcuni problemi di salute dovrebbero essere più rari, a incidere sulle difese immunitarie dei bambini è proprio la ‘tristezza’ delle feste finite”, sostiene il pediatra. Secondo i suoi calcoli ad essere malati sono 200.000 bimbi di 1-2 anni, 350.000 di 3-5 anni e 300.000 di 6-10 anni. Come difendersi? “Tenere il più possibile i bambini all’aperto, concedersi passeggiate e gite al parco nel fine settimana, approfittando del bel tempo, ma anche seguire un’alimentazione ricca e variata, curare l’igiene delle mani e cercare di conservare il più possibile il buonumore legato ai giochi e alle sorprese portati da Babbo Natale e dalla Befana”.
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