Secondo un sondaggio di Skuola.net, realizzato per Radio 24, al quale hanno partecipato 15mila alunni di medie e superiori, l’operato dei prof, in questo periodo di didattica a distanza, è positivo e dunque ben fatto. Lo hanno infatti segnalato 9 ragazzi su 10, promuovendoli. E in più circa 1 su 3 ha rivalutato in positivo l’idea che aveva del proprio insegnante.
Il sondaggio verrà commentato nel corso della puntata speciale di Verso il futuro e oltre, dedicata alla didattica a distanza, in onda il 13 aprile, dalle 10, su Radio 24.
Dunque il 90% dei ragazzi è soddisfatto del lavoro dei prof, dell’impegno e dell’uso anche degli strumenti tecnologici per la didattica a distanza.
Inoltre un buon 14 percento per le superiori e il 22 percento della secondaria di primo grado assegna un ottimo ai propri prof, spiegando che non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Quasi il 60 per cento dà un ‘buono’, perché, nonostante i problemi, i professori hanno fatto il massimo per limitarli.
1 su 5 invece si ferma alla sufficienza, rispolverando il vecchio adagio ‘potrebbe fare di più’, giudizio di solito molto caro agli insegnanti nei confronti dei propri alunni.
C’è infine un buon 7 per cento che attribuisce ai docenti l’insufficienza, sostenendo che i progressi fatti nell’ultimo mese di didattica da casa sono soprattutto frutto dello studio individuale. In pratica lamentano neghittosità e disimpegno.
Sul versante delle conoscenze tecnologiche stesso giudizio per lo più. Infatti per gli studenti la maggioranza dei prof, pur non essendo nativa digitale, si è vista assegnare un ‘buono’, mentre l’insufficienza è andata ad un risicato 5 per cento.
Gli studenti si dicono comunque nel complesso soddisfatti della didattica a distanza, anche se lamentano un carico di compiti aumentato e problemi tecnici a causa della connessione che va e viene e dei compagni che disturbano.
Il 12 per cento delle superiori e il 19 delle ex medie si dicono pienamente soddisfatti, il 51 per cento è molto contento, andamento accettabile per il 30 per cento, solo il 7 percento boccia l’iniziativa con un’insufficienza. In questo caso si tratta degli studenti che non sono ancora riusciti a partire con lo smart learning.
Singolare il dato sulla nostalgia della scuola, dopo tanti giorni di assenza: «Spero di rivedervi presto», scrive un ragazzo. «Mi mancate» – ammette un altro. E poi l’unanime senso di gratitudine verso i prof: «Grazie per la pazienza, perché ci insegnate ancora tante cose anche in questo periodo buio», scrivono «Grazie per averci messo al primo posto».
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