Sulla base della Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, pubblicata dal sito del Dipartimento politiche antidroga, circa 90mila studenti fanno uso pressoché quotidiano della cannabis e quasi 150mila sembrano farne un uso problematico.
Circa un terzo della popolazione ne ha sperimentato gli effetti almeno una volta nel corso della propria vita, oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ne ha fatto uso nel 2016.
Tuttavia la percentuale di persone che ricorrono alle cure nei Servizi pubblici non è alta: solo l’11% del totale dell’utenza e i ricoveri ospedalieri da imputare all’uso di cannabis sono solo il 12% di quelli legati a uso di droghe.
In ogni caso il mercato degli stupefacenti in Italia è quantificabile in 14 miliardi di euro, “praticamente il valore di una ‘manovrina'”.
La spesa per sostanze è ripartita tra Cocaina (43%), Cannabis (28,2%), Eroina, (16,2%) e altre sostanze sintetiche (12.7%). Da quanto emerge, i prezzi della merce si abbassano e la purezza aumenta.
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Un terzo degli studenti minorenni che frequentano le scuole superiori ‘sperimenta’ sostanze psicoattive.
Il dossier conferma l’ingresso precoce nel consumo di droga da parte dei giovanissimi e “l’elevata propensione alla sperimentazione, anche di tipo esplorativo”.
Negli ultimi anni sono infatti aumentate le denunce e i procedimenti giudiziari aperti a carico di minori, nonché il numero minori affidati ai Servizi sociali della Giustizia minorile per reati legati alle droghe.