Attualità

Accademia dei Lincei: il digitale sarà la materia del futuro

L’educazione digitale sarà la materia del futuro. Ne è convinto Lamberto Maffei, presidente della fondazione “I Lincei per la scuola” fautore, insieme al Miur del corso “Cultura e creatività digitale”, realizzato dal MIUR in collaborazione con l’Accademia nazionale dei Lincei.

L’iniziativa prevede circa 20 ore di formazione per animatori digitali e docenti delle scuole secondarie di II gradom con l’obiettivo di rafforzare le competenze del personale scolastico sull’educazione digitale e promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie, per rispondere a quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale sulla formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa.

I corsi saranno gratuiti e tenuti da esperti del mondo digitale attivi in ambito universitario e si svolgeranno, tra aprile e maggio 2018, presso la sede dell’Accademia dei Lincei e presso il  Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale  dell’Università “La Sapienza”.

LA RIVOLUZIONE DIGITALE E’ UN FENOMENO DI SCIENZA

“La rivoluzione digitale è avvenuta così rapidamente che può essere considerata un fenomeno di scienza”, ha spiegato Maffei, ex presidente dell’Accademia dei Lincei. “È un progresso che dobbiamo gestire, come ogni grande scoperta, soprattutto nei suoi effetti collaterali come la gestione esasperata dei giovani dello smartphone. L’obiettivo è trasformare l’informazione digitale in educazione, anzi ormai è un elemento necessario è indispensabile per i nostri giovani. Siamo certi che diventerà la materia del futuro, un elemento indispensabile per la formazione dei cittadini di domani”.

SEMPRE PIU’ DIGITALE NEI CURRICULA

Carmela Palumbo, capo dipartimento gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur, ha spiegato come il digitale dovrà permeare sempre di più nel curriculo “introducendo nel primo e secondo ciclo elementi di informatica, codice di programmazione, con attenzione agli aspetti non solo culturali ma anche educativi”. Sarà importante però lavorare anche “sull’aspetto infrastrutturale, oltre che sulla formazione dei docenti e del loro approccio. Questo per noi è una sorta di progetto pilota, perché il settore della ricerca educativa per il digitale è ancora tutto da scoprire ed ecco perché su questo punto la scuola si deve integrare con il mondo accademico per velocizzare questo processo di digitalizzazione della scuola”.

Luca Protettì

Articoli recenti

Scioglimento riserva Gps per chi è in I fascia in attesa di conseguire titoli: domande dall’8 al 10 luglio – PDF

Come rivelato dalle anticipazioni trasmesse al sindacato Anief da parte del Ministero dell'Istruzione, è stato…

08/07/2024

1 giovane su 3 pronto ad andare all’estero

L’85% dei giovani italiani sarebbe pronto a trasferirsi lontano da casa per un lavoro migliore:…

08/07/2024

Virginia e il prof: corrispondenza gentile via E-Mail per capire due mondi apparentemente lontani

Caro prof ti scrivo; cara ragazza ti rispondo. Una corrispondenza epistolare via E-mail fra un…

07/07/2024

Semplificando si cancella anche la scuola che però ha più di 800 studenti

Siccome è in corso la cancellazione di alcuni decreti regi, troppo vecchi per essere ancora…

07/07/2024

Stipendi dirigenti scolastici, 2.500 euro netti ai neo-assunti salire. Non avranno alcuna riduzione: le rassicurazioni di Giannelli

Nessuna riduzione degli stipendi ai dirigenti scolastici. Anzi, le novità contrattuali porteranno a diversi presidi…

07/07/2024