Sono più di 3mila i docenti che finora hanno sottoscritto la petizione per ottenere un rinvio della prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici.
I motivi che adducono non sono da sottovalutare.
Perchè sarebbe meglio rinviare la prova
La data prevista per la prova, infatti, è quella del 23 luglio mentre il 27 giugno nel sito del Miur dovrebbero essere pubblicati i 4mila quiz dai quali saranno sorteggiati i 100 della prova.
“Queste date – sottolineano i firmatari dell’appello – penalizzano e discriminano pesantemente i docenti di scuola superiore (secondaria di secondo grado) che in quel periodo sono ancora impegnati in Esami di Stato, attività di AS-L, Corsi di recupero, esami di riparazione, stage all’estero”
“I docenti della scuola secondaria – aggiungono – si troveranno a dover sostenere la prova senza aver avuto sufficiente disponibilità di tempo, concentrazione e serenità trovandosi a fronteggiare l’esame a ridosso degli esami di Stato, ed in alcuni casi durante: ci sono commissioni che devono esaminare anche 45 studenti, senza contare l’eventualità di sessioni suppletive. Si ricorda che molti docenti saranno impegnati come commissari esterni e quindi lontani anche chilometri dalla scuola di appartenenza e da casa”.
I vantaggi del rinvio
In effetti uno slittamento della prova al mese di settembre non comprometterebbe lo svolgimento del concorso e neppure la tempistica dell’intera procedura in quanto nel mese di agosto, comunque, non potrebbe essere svolto nessun passaggio significativo del concorso.
Uno slittamento a settembre, quindi, appare del tutto logico e comprensibile e potrebbe venire incontro alle richieste di migliaia di docenti e garantire che tutti i concorrenti possano dedicarsi allo studio dei quesiti d’esame senza dover lamentare forme di disparità di trattamento che potrebbe aprire la porta a forme complesse di contenzioso.