Con la direttiva n. 3 del 24 aprile scorso, via libera alle nuove linee guida per i concorsi pubblici. Queste nuove disposizioni sono obbligatorie per le Amministrazioni Statali, mentre le Amministrazioni Regionali, locali e sanitarie sono solo invitate a seguirle, adeguandosi con i propri regolamenti interni.
Le principali novità previste dalla direttiva
- La procedura del concorso pubblico deve essere la più idonea al reclutamento, attraverso concorsi per titoli, concorsi per esami, concorsi per titoli ed esami, corso-concorso e selezione mediante lo svolgimento per prove, volte all’accertamento della professionalità richiesta.
- I concorsi devono essere gestiti con un sistema informatico nazionale, detto Portale del Reclutamento, a cui possono accedere sia la pubblica Amministrazione che i cittadini, e dal quale si possono monitorare le procedure concorsuali, le fasi di svolgimento e tutto l’iter del concorso.
- Necessarie le conoscenze linguistiche e informatiche, avranno valenza anche i dottorati di ricerca prevedendo prove specifiche e richiedendo certificazioni. Tutto ciò per consentire di fare una scrematura dei candidati già prima che il concorso inizi.
- Le prove preselettive saranno sia di cultura generale che logico, deduttive e numeriche, queste per verificare la capacità di risoluzione dei problemi del candidato, in modo da snellire il numero di partecipanti al concorso e rendere la gestione dello stesso più agevole;
- I componenti delle Commissioni Esaminatrici, devono essere scelti con un sorteggio in un albo dei componenti delle commissioni, per garantire la professionalità e la trasparenza. La nomina deve avvenire con un avviso pubblico;
- Il numero degli idonei nella graduatoria non deve superare il 20 percento dei posti messi al bando.