Che in matematica i nostri studenti siano mediamente mediocri è un dato di fatto: basta guardare alle ultime classifiche internazionali, come l’Ocse-Pisa 2006, dove risultano clamorosamente tra i bassifondi, e il boom di debiti alle superiori (sul groppone di 4 studenti su 10). Meno noto è che nelle gare a squadre di matematica facciamo sempre la nostra ottima figura, con alcuni elementi di eccellenza in concorrenza con i migliori talenti del mondo.
Nei giorni scorsi si sono svolte alcune gare che confermano la bravura di alcuni nostri studenti. La prima è quella di Cesenatico, dove durante le finali nazionali delle Olimpiadi di Matematica, nella competizione a squadre il liceo scientifico Marconi di Carrara ha riportato una vittoria schiacciante su tutte le altre compagini, anche d’oltre confine: per la prima volta, anche la quotata “all-stars” ungherese, ospite tradizionale di questo evento, non ha potuto far nulla di fronte alla bravura dei nostri ragazzi toscani.
Quasi in contemporanea con le finali di Cesenatico si sono tenute a Ohrid, in Macedonia, le Olimpiadi Balcaniche, competizione matematica individuale e internazionale, ma ristretta ai soli paesi balcanici (i più forti d’Europa in matematica) e ad alcuni paesi ospiti. L’Italia ha partecipato per la seconda volta come ospite assieme, tra le altre, a nazioni come Inghilterra e Francia. La nostra squadra, composta da sei tra i nostri migliori studenti, si è comportata particolarmente bene piazzandosi al quinto posto, dietro a Bulgaria, Romania, Turchia e Serbia, ma ben davanti alle altre nazioni occidentali, totalizzando una medaglia d’oro, tre d’argento e due di bronzo.
Tra i vincitori figurano Andrea Fogari (Gorizia), medaglia d’oro e terzo assoluto della competizione, Pietro Vertechi (Roma) medaglia d’argento, Kirill Kuzmin (Torino) medaglia d’argento, Mattia Galeotti (Lucca) medaglia d’argento, Giovanni Paolini (Brescia) medaglia di bronzo e Leonardo Patimo (Bari) medaglia di bronzo.
Fanno ben sperare anche le ottime performance dei 21 studenti che sono andati a medaglia, sempre a Cesenatico, in occasione delle finali nazionali della XXIV edizione delle Olimpiadi italiane della Matematica. Durante i tre giorni della manifestazione si sono susseguite diverse iniziative promozionali interessanti: corsi di formazione per insegnanti, orientamento per studenti interessati alla matematica, seminari sui problemi storici, sulle professioni da matematico e sulla matematica in finanza.
Ebbene, tra le medaglie d’oro assegnate dalla commissione scientifica di valutazione figurano studenti ormai conosciuti da anni, ma anche alcuni inaspettati: i primi quattro posti, raggiunti dopo la risoluzione di sei problemi matematici durati oltre quattro ore, hanno anche causato un lungo dibattito poiché gli studenti hanno ottenuto il medesimo punteggio.
Alla fine di una seria e condivisa valutazione – che ha premiato l’attenzione ai dettagli, alla precisione e alla chiarezza – è risultato vincitore uno studente di terza liceo scientifico, Andrea Fogari dell’Istituto d’istruzione superiore Dante Alighieri di Gorizia, volto giovanissimo ma noto già da anni nell’ambiente e arrivato secondo nel 2007.
Al secondo posto una ‘new entry’ assoluta: Michele Borassi del liceo scientifico Volta di Milano, concorrente di quinta, ma talmente nuovo dell’ambiente da avere realizzato solo alla premiazione l’alto livello della sua prova. Al terzo posto a pari merito, altri due studenti che da vari anni si preparano per queste prove: Andrea Conti del liceo scientifico Leonardo di Brescia e Pietro Vertechi del liceo classico Dante Alighieri di Roma (che già nel 2007 è stato campione italiano ma anche quarto assoluto alle Olimpiadi internazionali). Tutti ragazzi che ci fanno ben sperare in vista de confronto internazionale con oltre 90 paesi che quest’anno si terrà a Madrid dal 10 al 22 luglio.
Insomma, i dati ci dicono che la matematica rimane la bestia nera dei ragazzi italiani. Ma in fatto di talenti non abbiamo nulla da invidiare agli altri Paesi.
Insomma, i dati ci dicono che la matematica rimane la bestia nera dei ragazzi italiani. Ma in fatto di talenti non abbiamo nulla da invidiare agli altri Paesi.