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Fuoriclasse, non si fa più credito

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Il 42% degli studenti viene promosso con debiti insoluti: solo 1 studente su 4 li recupera. E ben il 70% degli studenti ha terminato il primo quadrimestre dell’anno scolastico 2007/2008 con almeno un’insufficienza.
Di fronte a dati così eclatanti la scuola è chiamata a mettere in campo interventi didattici ed educativi: gli studenti vanno sostenuti nel recupero di quelle insufficienze che possono compromettere il proseguimento dei loro studi e che sono direttamente collegabili ai risultati disastrosi delle indagini Ocse Pisa.
Ne abbiamo parlato con Giovanni Anversa insieme a Luciano Favini, dirigente tecnico presso la Direzione Generale degli Ordinamenti della Scuola del Ministero della Pubblica Istruzione. Presenti in studio anche docenti e dirigenti scolastici come la professoressa Anna d’Attilia dell’ITIS “Fermi” di Roma, il Dirigente Scolastico Nicola Nucci e la professoressa Andena Teresa dell’I.T.I. “Leonardo da Vinci” di Parma, il dirigente scolastico Pina Bonaiuto e la professoressa Angela Paletta dall’IPSSCT “U. Nobile” di Nola (Na), il dirigente scolastico del Liceo Classico “T.Tasso” di Roma Achille Acciavatti, la professoressa Paola Guazzaloca dall’istituto “Aldini Valeriani” di Bologna, il dirigente Daniela Tarquini e la professoressa Paola Bacinella della Scuola media “Pintor” Roma ed il professor Calogero Virzì.
Dal disastro al riparo: numeri e costi della normativa

Gli scrutini finali dell’anno scolastico 2006/2007 hanno decretato la bocciatura per il 13,5% degli studenti, e una promozione con debiti per il 36,5%.
Matematica con il 44% e lingua e letteraturastraniera con il 32,7% sono gli scogli più difficili da superare, seguite da disciplinetecnicoprofessionali con il 18,4%, chimica e biologia con il 16,4 %, e lingua e letteraturaitaliana con il 14,3%.
I debiti degli studenti sono il risultato delle lacune accumulate negli anni: già evidenti al primo anno le carenze raggiungono il massimo al terzo anno, soprattutto nei tecnici (78,3%), nei professionali (79,5%), e nell’Istruzione Artistica (75,2%).
Ma l’ammontare delle insufficienze comincia fin dalle scuole medie: il 37% degli studenti infatti arriva alle superiori con un “sufficiente” che evidenzia deficit già al conseguimento della licenza media.
Soprattutto in matematica e lingue.
Le scuole sono chiamate ad organizzare interventi di recupero durante l’anno, ma per chi arriva comunque a giugno con debiti formativi, la promozione e’ sospesa fino a una verifica da superare entro settembre. E tocca ancora alla scuola organizzare autonomamente corsi di recupero estivi.
Il 63,4% delle scuole ha deciso di concludere tutte le operazioni entro luglio. Il 36,6% prevede di ricorrere a personale esterno. U
n 20% ha deciso di usare l’e-learning, ma solo per carenze non gravi.
Per gli insegnanti impegnati nei corsi di recupero è previsto un compenso lordo di 50 euro l’ora.
Ma da dove arrivano i soldi?
I conti non sono semplici. Circa 166milioni dall’ex Fondo per gli Interventi Didattici Educativi Integrativi. 30 milioni dalla finanziaria 2007 e altri 35 milioni da uno stanziamento una tantum per il 2008.

Per visionare la trasmissione dopo la messa in onda clicca link.