Formare gli italiani con l’Università digitale. É questo lo scopo del Consorzio Eduopen, piattaforma di progettazione ed erogazione creata da 14 atenei pubblici italiani (tra i quali Reggio Emilia, Venezia Milano-Bicocca, Parma, Bari, Bolzano, Ferrara, Genova, Catania e il politecnico di Ancona), che ha messo online i primi Mooc. Il portale, nato anche grazie alla collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha lo scopo di offrire a tutti (e gratis) la possibilità di seguire percorsi formativi digitali di alta qualità anche a distanza. Il Consorzio Eduopen ha anche un altro scopo: digitalizzare le Università d’Italia e far recuperare il divario, in questo settore, con le grandi Università europee e mondiali. I Mooc dell’Università digitale prevedono corsi o percorsi di formazione aperti e disponibili in rete: le lezioni si basano su video e attività interattive. Si tratta di una piccola rivoluzione: il mondo dell’Università, fino ad oggi diffidente verso il mondo della tecnologia, si apre al web. Alcune Univesità, oggi, propongono corsi o percorsi, a prezzi molto alti, che conferiscono una laurea equivalente a quella rilasciata da altri Atenei. A tal riguardo si ricorda che i Mooc (Massive Online Open Course) sono corsi di formazione online gratuiti o a pagamento aperti a chiunque e accessibili da qualunque parte del mondo attraverso una connessione a Internet.
In questo settore gli ambienti e le piattaforme digitali internazionali sono:
- Khan Academy: creato nel 2006 da Salman Khan.
- Coursera: creato nel 2011 dai professori Andrew Ng e Daphne Koller dell’Università di Stanford.
- Udacity: creato nel 2011 da Sebastian Thrun, David Stavens, e Mike Sokolsky.
- EdX: creato dal Massachusetts Institute of Technology e dall’ Università di Harvard.
- Iversity: creato da Jonas Liepmann e Hannes Klöpper.
- Eduopen PIATTAFORMA MOOCS FEDERATA – Politecnico di Bari – Università‘Aldo Moro’ di Bari – Università di Ferrara – Università di Foggia – Università di Genova – Università di Modena e Reggio Emilia – Università di Parma – Università del Salento