Home Attualità Dal Friuli V. G.: “Attuare il titolo V sull’autonomia della scuola”

Dal Friuli V. G.: “Attuare il titolo V sull’autonomia della scuola”

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L’assessore a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università, Famiglia della Regione Friuli-Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ha affermato che “la madre di tutte le partite, sul comparto, è dare attuazione al titolo V sull’autonomia, come ampiamente previsto dallo Statuto”.

Stato di incertezza di molti prof

E poi ha proseguito:  “Lo scorso 20 giugno, a poche settimane dal mio insediamento, ho scritto una lettera al Ministero rimarcando la situazione di inammissibile incertezza nella quale versano molti insegnanti, denunciando la carenza cronica di dirigenti scolastici e amministrativi e, più in generale, di personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, mettendo altresì l’accento sulle numerose e delicate necessità delle scuole. Le osservazioni della Cgil sono corrette, ma purtroppo non costituiscono una novità. Piuttosto, stiamo lavorando, assieme al presidente, per risolvere problemi che si stanno cristallizzando e acuiscono disagi non tollerabili”.

Asse Nordest – Veneto per l’autonomia

“Stiamo valutando – riferisce Rosolen – l’ipotesi di costituire un asse del Nordest con il Veneto, che, forte dell’esito plebiscitario del referendum sull’autonomia, sta accelerando per potenziare le proprie competenze in materia di scuola. L’autonomia scolastica è una partita che, per impatto economico, sfonda la barriera dei 900 milioni all’anno solo per la gestione del personale. Non si tratta di atti simbolici, ma di riforme che, come nel caso della sanità, trasformano il bilancio della Regione. La domanda è: trattenendo le risorse che, adesso, vanno allo Stato, sapremmo dare risposte migliori e l’offerta didattica salirebbe di livello? A mio avviso – afferma Rosolen – la Regione è pronta a raccogliere questa sfida”.

Sfida vinta in Trentino

Una sfida, tra l’altro, già affrontata e vinta in Trentino Alto Adige, dove la gestione della scuola locale è garantita da anni dall’Autonomia speciale. Giusto che quest’esperienza venga riproposta in tutto il NordEst, magari estendendola anche all’Emilia Romagna.