“Arriveremo più o meno a metà delle ore di scuola-lavoro nei licei. Gli studenti degli istituti tecnici ne faranno alcune di più perché è un’esperienza che ha avuto risultati positivi, ma è stata molto faticosa e non sempre funziona. E soprattutto non voglio che sia al centro dell’esame orale della maturità perché quello è il momento in cui lo studente deve poter esprimere se stesso e le competenze acquisite con lo studio di cinque anni”.
Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, “boccia” l’alternanza scuola/lavoro una delle misure più controverse della Buona Scuola.
In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro annuncia che “stiamo provando a inserirlo nel Milleproroghe che sarà alla Camera l’11 settembre: se ci riusciamo, si cambia da quest’anno, altrimenti dal prossimo. Ma si cambia, non voglio che lo scuola-lavoro sia un apprendistato occulto. Abbiamo bisogno di sviluppare percorsi di competenze trasversali”.
“Dobbiamo cambiare impostazione della didattica – prosegue – usare le nuove tecnologie, insegnare a relazionarsi con i social media, valorizzare il public speaking e il debate, puntare sulle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).