Procedimento snello e regole chiare. Così il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, vuole i prossimi concorsi per il reclutamento dei docenti.
Nel corso di un videoforum a La Repubblica, il ministro è stato chiaro: “Voglio svecchiare la classe dei docenti. Più giovani in cattedra con regole chiare. Chi vince il concorso deve essere certo di insegnare non entrare in un ginepraio di corsi e ricorsi senza avere la certezza del posto fisso”.
Presto ci sarà una procedura concorsuale straordinaria, rivolta a diplomati magistrali e laureati in Scienze della Formazione primaria che abbiano svolto almeno due anni di servizio negli ultimi 8.
Tutto questo sarà bandito entro fine anno con prove previste nel 2019.
I 24 Cfu, invece, saranno valutati come titoli aggiuntivi come il Tfa o altri corsi.
“Quello che mi interessa – ha detto Bussetti – è semplificare la procedura con concorsi di norma ogni due anni”.