Sul disegno di legge che cancella la chiamata diretta ritorna ancora una volta il senatore Mario Pittoni per chiarire fino in fondo i dubbi sul testo che era stato diffuso nei giorni scorsi.
A proposito del passaggio “A decorrere dall’anno scolastico 2019/2010 tutto il personale docente assunto con contratto a tempo indeterminato assume la titolarità nella istituzione scolastica autonoma cui è assegnato in forza di procedure di reclutamento o di mobilità territoriale e professionale” il senatore della Lega spiega che, in linguaggio meno giuridico, si vuole intendere che “a partire dal 2019/2020 tutti i trasferimenti, i passaggi di cattedra, i passaggi di ruolo, le nomine in ruolo da GAE, le nomine in ruolo da concorso ordinario e straordinario, i rientri nella sede metropolitana dall’estero torneranno ad essere disposti sulle scuole e non sugli ambiti”.
Più in generale Pittoni ribadisce ancora una volta che “il ddl sull’abolizione della chiamata diretta dei docenti ripristina la situazione giuridica preesistente, cioè la titolarità sulla scuola”.
“Diversa cosa – sottolinea ancora il senatore della Lega – è la suddivisione del ruolo del personale docente su base territoriale: ogni nuova valutazione è opportuno sia lasciata a un prossimo atto legislativo, in quanto entrano in gioco fattori diversi da quelli inerenti alla titolarità. Il ripristino dei ruoli provinciali (e non più regionali, come previsto dalla legge 107) deve infatti confrontarsi con il diverso valore istituzionale recentemente assunto dalla Provincia come soggetto di diritto pubblico e come ente locale. D’altra parte è anche opportuno considerare che, a normativa vigente, i ruoli del personale della scuola non sono regolati omogeneamente: quelli dei docenti sono su base regionale, quelli degli ATA su base provinciale, quelli degli IRC su base diocesana rapportata all’ambito regionale”.
Mario Pittoni rassicura anche le organizzazioni sindacali (la Cisl era intervenuta lamentando il fatto che il ddl rappresenta una invasione di campo delle prerogative della contrattazione sindacale): “Quanto al ripristino della titolarità di istituto – chiarisce Pittoni – è evidente che la norma fissa solo il concetto generale e astratto (abrogazione della titolarità d’ambito e della chiamata diretta); la contrattazione con le parti sociali stabilirà autonomamente le modalità per il conseguimento del fine stabilito dalla legge”.
E, a proposito della presa di posizione dell’Unicobas secondo cui non basta eliminare la chiamata diretta ma bisogna intervenire anche sulla gestione dell’organico di potenziamento, Mario Pittoni chiarisce: “Il potenziamento è parte integrante dell’organico e non può essere differenziato nella sua destinazione ai docenti: si creerebbero davvero la serie A e la serie B, e diverrebbe problematico determinare la vacanza di posto e il soprannumero”.
Tutto chiaro dunque ?
Sembra di sì, anche se va detto che sulla materia è in arrivo un ddl del M5S: a questo punto, le due proposte saranno unificate e in Parlamento i giochi si riapriranno.