Inizia venerdì 17 ottobre sino a domenica 19, all’Università di Trieste, il 51° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (www.aiig.it), organizzato dal Dipartimento di Scienze Geografiche e Storiche dell’Università di Trieste, in collaborazione con il Dipartimento EST dell’Università di Udine.
Sono diverse centinaia i ricercatori universitari e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, in rappresentanza degli oltre 4.000 soci AIIG, che converranno nel capoluogo giuliano da tutte le regioni d’Italia.
L’obiettivo è duplice, come osserva Gianfranco Battisti, presidente del Comitato ordinatore del Convegno: “da una parte fare il punto sullo stato e le prospettive della disciplina nel nostro sistema educativo, dall’altra confrontarsi con le peculiari realtà delle terre di confine. Il tema di fondo è infatti quello della dissoluzione delle barriere territoriali all’interno dell’Unione Europea e del ruolo che le forme di cooperazione transfrontaliera possono ricoprire nel nuovo contesto di rapporti internazionali”.
Cosa possono e debbono fare gli insegnanti al riguardo non appare dunque un interrogativo ozioso. Una parte delle manifestazioni è dedicata al 12° corso nazionale di aggiornamento e sperimentazione didattica, nel corso del quale si tratterà di scuola e innovazione, di sperimentazione della riforma, di problematiche peculiari quali l’insegnamento della geografia ai diversamente abili. È previsto pure un Forum organizzato dai giovani geografi.
Alle giornate triestine, che vedranno la partecipazione di docenti e ricercatori provenienti anche dalla vicine repubbliche di Slovenia e Croazia, farà seguito una serie di esperienze didattiche lungo l’arco dei confini regionali attraverso escursioni di studio mirate nel Cividalese-Tarvisiano e nella penisola istriana. Per i docenti delle scuole si tratta di attività riconosciute dal Ministero nell’ambito della formazione professionale.
Info: www.aiig.it