Fra le attività previste dal protocollo d’intesa siglato dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, e dalla Garante per l’infanzia, Filomena Albano, che punta anche a promuovere la diffusione della cultura della legalità e l’educazione a un uso consapevole del digitale e dei social, ci sono: diffondere la cultura e la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la cultura della mediazione. Promuovere la divulgazione, nelle scuole, della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Migliorare l’attuazione delle “Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine” e delle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio dei ragazzi adottati”, realizzando anche iniziative di formazione dedicate per gli insegnanti.
Ascoltare i ragazzi
«I nostri ragazzi trascorrono buona parte della loro giornata a scuola – ha detto il ministro Bussetti – e i docenti devono essere in grado di ascoltarli, di rintracciare eventuali segnali di disagio, di essere punto di riferimento saldo per i giovani». «Da qui l’importanza di questo protocollo», ha aggiunto Bussetti, che «mette al centro anche il rapporto tra scuola e famiglia che vogliamo rilanciare e rafforzare, nell’interesse dei nostri ragazzi».
Garantire i diritti degli alunni
Soddisfatta anche la Garante Albano, secondo la quale «la firma del protocollo rappresenta un importante passo nel comune impegno di Autorità garante e Miur affinché i diritti di bambini e ragazzi si diffondano attraverso la scuola e nella scuola». «Mediazione, legalità, consapevolezza digitale, inclusione, prestazioni sociali rappresentano campi nei quali educazione e diritti si intersecano realizzando valori di portata universale» ha aggiunto la Garante, sottolineando che «questo accordo consente infatti di portare nelle aule, per un periodo prolungato, azioni che contribuiscono a far sì che i diritti siano di tutti. Non uno di meno».