Home Attualità Bonino agli studenti: “L’unico modo per resistere a Salvini è studiare”

Bonino agli studenti: “L’unico modo per resistere a Salvini è studiare”

CONDIVIDI

Nel corso della conferenza annuale “Europa: miraggio o realtà”, che si è svolta nell’aula magna dell’Università Bocconi, ha partecipato Emma Bonino, la quale si è rivolta agli studenti.

Se studi sei più forte per resistere alle bufale di Salvini e compagnia bella. Sai dirgli esattamente che la divisione dei poteri è alla base della democrazia. La conoscenza è un’arma di difesa, arma democratica”, ha detto la leader radicale, che fa riferimento ai tanti episodi di razzismo e intolleranza che si stanno ripetendo ultimamente e lancia l’allarme: “non si possono e non si devono sottovalutare gli episodi che hanno costellato questi ultimi mesi. La signora che dice ‘io accanto a lei non mi siedo perché è nero’, il caso delle mense di Lodi, o l’attacco di Grillo ai poteri del Capo dello Stato non sono una ragazzata”.

“Un episodio in sé può sembrare sminuito ma se li metterete tutti insieme è allarmante – spiega – La signora per bene che non si fa visitare dal ginecologo perché è nero, ed è una signora del ricco nord, credo debba allarmare tutti quanti”.

“Come già accaduto l’assalto alla legalità porta con se sempre la ricomparsa dei fantasmi del nazionalismo e razzismo, accompagnato da bullismo tribale e di stampo squadrista – sottolinea – Non sono quattro chiacchiere al bar ma sono le istituzioni stesse”, si legge su Agi.it

Per la senatrice, pertanto, c’è da preoccuparsi: “Questi attacchi vanno respinti da tutti. Sta a noi decidere se paralizzarci nella paura o costruire un futuro migliore grazie alle opportunità che ci sono offerte. Quello che dobbiamo fare è trasformare il rancore in speranza di un futuro migliore. Non c’è nulla di peggio che starsene con le mani in mano”.
“Qualche impegno in più vi farà bene – conclude Bonino esortando i giovani in platea – Occupatevi di quello che volete, ma fatelo, smettetela di brontolare e delegare ai vecchi come me. Tiriamoci su le maniche”.