In Italia aumenta il numero di sportivi attivi, soprattutto tra i giovani, ma anche quello di coloro che non lo praticano per niente. Cambia poi il modo di fruire di informazioni sportive ed interessarsi a questo tipo di attività: cala l’uso del mezzo televisivo a favore di internet. I dati sono contenuti nell’interessante Rapporto Censis “Sport & società”, il primo in assoluto di questo genere, presentato nelle scorse settimane a Roma.
Un rapporto che testimonia come sia anche cambiato il modo di approcciarsi allo sport da lontano: ormai lo strumento più gettonato tra i giovani è internet. Senza contare che in assoluto “oltre il 20% degli italiani che navigano sui siti seguono lo sport e di questi il 7% dichiara un’altra frequenza di navigazione”. In futuro, poi, queste cifre non possono che lievitare, anche grazie al moltiplicarsi delle possibilità di connessione, ma anche alla probabile esplosione della web tv e della fruizione di avvenimenti sportivi tramite telefonia cellulare.
Proprio a causa dell’amore per l’on line, la televisione starebbe registrando un sensibile calo di affezionati. A sottolinearlo è lo stesso rapporto del Censis, secondo cui “la concorrenza di altre forme di tempo libero e di altri media, internet su tutti, sta di fatto modificando la dieta tematica degli italiani così come avviene in altri Paesi del mondo”. Al punto che la quota di ascolti delle tv, “a fronte dell’aumento di potenziali utenti televisivi” è scesa di un punto percentuale passando dal 16,2 del 2004 al 15,4 del 2007.
Proprio a causa dell’amore per l’on line, la televisione starebbe registrando un sensibile calo di affezionati. A sottolinearlo è lo stesso rapporto del Censis, secondo cui “la concorrenza di altre forme di tempo libero e di altri media, internet su tutti, sta di fatto modificando la dieta tematica degli italiani così come avviene in altri Paesi del mondo”. Al punto che la quota di ascolti delle tv, “a fronte dell’aumento di potenziali utenti televisivi” è scesa di un punto percentuale passando dal 16,2 del 2004 al 15,4 del 2007.
Se da una parte risulta che nel nostro paese esistono più società e organizzazioni sportive che bar e tabaccai, con la percentuale di iscritti e amatori in deciso aumento rispetto alla metà degli anni Novanta, dall’altra è scoraggiante sapere che il 41% degli italiani non svolge alcun tipo di attività fisica. “L’incremento della sedentarietà desta allarme e preoccupazione ed è necessario analizzarlo nei suoi diversi aspetti e nelle sue differenti manifestazioni”, si legge nel rapporto finale del Censis. Tra il 1995 e il 2006 sono stati soprattutto i maschi a perdere stimoli nello sport: coloro che non praticano alcuna disciplina, nemmeno occasionalmente, sono passati dal il 30,9% nel 1995 al 36,2% del 2006, con un passaggio già indicativo al 33% nel 2000. Appena ridotto il numero di donne, invece, non impegnate nella pratica sportiva: oggi sono il 45,5%, mentre 10 anni prima erano il 44,2%.
Meno male, allora, che ci sono i giovani, la fascia più propensa a fare sport. Peccato però che già a 25 anni il numero di praticanti scemi vistosamente
Il dato preoccupa anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci, intenzionato ad incrementare le ancora ridotte opportunità per fare attività fisica, soprattutto in ambito scolastico: sul tema nei prossimi giorni, forse con l’inizio del nuovo anno, dovrebbe anche esserci un incontro con il Ministro del Miur, Mariastella Gelmini.