Sulla proposta di legge, avanzata dall’on. Valentina Aprea, presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei deputati, atto della Camera n. 953 e abbinate le organizzazioni sindacali si sono dichiarati contrari su tutti i fronti.
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Pdl Aprea, audizione delle organizzazioni sindacali in Commissione
Pare si sia levato un grido “d’allarme” condensato nella frase: “qui si vuole smantellare la scuola della Repubblica, così come la Costituzione l’ha pensata e disegnata”.
Secondo la Fcl-Scuola, “siamo in presenza di un provvedimento che scardina alle radici il nostro sistema di istruzione e ciò richiede come non mai un confronto vero sia con il mondo della scuola che con la società”.
Secondo la Flc, “il testo Aprea interviene in modo sostanziale sull’impianto costituzionale ed è proprio per questo che c’è la necessità di un approfondimento vero delle tante questioni che la proposta di legge affronta”.
I sindacati contrastano, nettamente, alcuni punti cardini della proposta dell’onorevole forzista e fra questi: la possibilità di trasformazione delle scuole in fondazioni (la cui disciplina è puntualmente definita dal codice civile e rimessa all’attività di controllo del Prefetto), il ritorno allo stato giuridico dei docenti, la mancanza assoluta di ogni riferimento al personale Ata, le forme di reclutamento del personale ed i percorsi della formazione iniziale.
La Cisl-Scuola ritiene che “ferma restando la nostra contrarietà a queste modifiche strutturali – dice – il testo della proposta di legge all’esame debba raggiungere una chiarezza sugli obiettivi fondamentali nel corso del dibattito: in sostanza è necessario precisare quale sia effettivamente l’organo di gestione”.
In merito alla proposta, sul cui testo, comunque, l’on. Aprea continuerà a lavorare, saranno programmati altri momenti di confronto prima del passaggio finale del testo alla sede referente.