Il provvedimento trae spunto dall’art. 40, comma 10 della legge 27 dicembre 1997 n. 449 (finanziaria ’98) in base al quale “i concorsi per titoli ed esami a cattedre e posti d’insegnamento nelle scuole secondarie possono essere indetti al fine di reclutare docenti per gli insegnamenti che presentano maggiore fabbisogno e per ambiti disciplinari comprensivi di insegnamenti impartiti in più scuole e istituti anche di diverso ordine e grado ai quali si può accedere con il medesimo titolo di studio”.
Gli obiettivi fondamentali sono quelli di snellire alcune procedure concorsuali e di favorire la mobilità professionale del personale docente negli ambiti disciplinari relativi, ma soprattutto, di ottenere una maggiore economicità rispetto ai mastodontici e dispendiosi concorsi tradizionali.
I nuovi ambiti disciplinari, ai fini dell’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria ed artistica mediante concorso e ai fini della mobilità e dell’utilizzazione del personale stesso, sono stati istituiti creando apposite aggregazioni di classi di concorso contenenti insegnamenti impartiti in più scuole e istituti, anche di diverso ordine e grado e riguardano tre gruppi definiti con le seguenti lettere:
A per aggregazione di classi di concorso prevalentemente in senso verticale, in tutto sei, e precisamente: 25/A e 28/A; 29/A e 30/A; 31/A e 32/A; 43/A e 50/A, 45/A e 46/A; e la sesta per aggregazione orizzontale 75/A e 76/A;
B per aggregazione di classi di concorso in senso orizzontale, in tutto tre (da 7 a 9) e cioè: 36/A e 37/A; 38/A, 47/A e 49/A; 43/A, 50/A, 51/A e 52/A;
C per aggregazione di classi di concorso in senso orizzontale per gli insegnamenti tecnico-pratici, in tutto 11, da A.D. (ambito disciplinare) 10 a A.D. 20 e cioè 4/C e 8/C; 5/C e 14/C; 6/C e 12/C, 34/C e 40/C; 7/C, 10/C e 22/C; 17/C e 23/C; 24/C e 35/C; 26/C e 27/C; 28/C e 29/C; 30/C e 31/C; 41/C e 42/C; 50/C, 51/C e 52/C.