Oggi, i sindacati confederali sono convocati per un primo confronto con la Ministra della Funzione pubblica, Giulia Bongiorno, per avviare il rinnovo dei contratti nazionali 2019-2021.
L’incontro, come da tempo diciamo sul nostro portale, non sarà una passeggiata, né una visita conviviale, considerato che “è dirimente in vista della discussione della Legge di Bilancio 2019 che, al suo ingresso nella Camera dei deputati, prevede pochissime risorse per il rinnovo”.
Le richieste dei sindacati
Le richieste dei sindacati sul tavolo della ministra sono legittime e ponderate, sta a vedere se alle tante promesse fatte dall’attuale esecutivo, seguirà la coerenza della loro attuazione
La richiesta dei sindacati, si legge sul sito Flc-Cgil, è quella di “un reale investimento sul pubblico impiego e sui suoi lavoratori: non un contratto di passaggio, ma un contratto che anche economicamente possa restituire dignità alle professionalità che operano quotidianamente nell’interesse della nazione, e che possa ristorare la perdita di potere d’acquisto che in questi anni ha umiliato l’intera categoria.
La promessa era di adeguare lo stipendio dei prof alla media Ue
Il prossimo contratto deve poter garantire al personale del comparto Istruzione e Ricerca finalmente un adeguamento salariale in linea con quello dei colleghi europei, i cui stipendi, a parità di lavoro prestato, sono di gran lunga superiori.