Palpeggiamenti in classe e strusciamenti compiuti contro la volontà delle vittime, sue allieve, e con abuso della propria posizione di insegnante.
Un professore 60enne, insegnante in un istituto d’istruzione secondaria di Udine, è stato sospeso dall’insegnamento con l’accusa di molestie e violenza sessuale.
Le molestie sarebbero state confermate nel corso delle audizioni dei testimoni, che sono stati ascoltati nello svolgimento delle indagini.
Alcune giovani studentesse avevano confidato a professori di fiducia presunti palpeggiamenti da parte di un insegnante negli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018.
Coordinata dalla Procura di Udine, è iniziata un’attività d’indagine, fondata prevalentemente sull’ascolto delle testimonianze in modalità protetta delle giovani vittime – più di una decina di ragazze minorenni – e finalizzata a riscontrare quanto riferito ai docenti.
Così come segnala il Messaggero Veneto, si va dai toccamenti del fondoschiena di alcune allieve con il proprio organo genitale, ai palpeggiamenti del seno di quelle e altre loro compagne, e dalle mani infilate dentro i pantaloni di una sola ragazzina, alle carezze alle labbra di un’altra.
“Gattina mia, hai un bel fisico”, avrebbe detto a una studentessa, infilando la propria mano tra la camicia e il grembiule che indossava durante la sua ora di lezione, e baciandola poi su una guancia, tra una carezza sotto il mento e un’altra sul ventre.
Sulla base della documentazione raccolta, il Gip del tribunale di Udine ha disposto nei confronti dell’insegnante la sospensione temporanea dall’esercizio dell’insegnamento.
Il provvedimento ha validità fino alla fine dell’anno scolastico e comprende anche il divieto di avvicinamento alle persone offese a scuola. La sospensione è stata notificata all’indagato venerdì scorso.