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Manifestazione nazionale precari: adesione del PD

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Questa volta il Partito Democratico non si fa cogliere di sorpresa e, con largo anticipo, annuncia ufficialmente l’adesione alla manifestazione nazionale dei precari della scuola organizzata dai diversi Comitati regionali e provinciali per il prossimo 15 luglio.
Il PD, dichiarano con un comunicato congiunto l’ex ministro Giuseppe Fioroni e la sua vice Mariangela Bastico
“condivide l’obiettivo di stabilizzare il personale docente ed Ata su tutti i posti disponibili, coerentemente con il Piano triennale delle assunzioni (150 mila docenti e 30 mila ATA) contenuto nella Finanziaria del Governo Prodi 2007”.
“Stabilizzare il personale della scuola
– aggiungono Bastico e Fioroni –
significa, infatti, perseguire insieme la qualità dell’istruzione , certamente rafforzata dalla continuità didattica, che può essere garantita solo da personale in ruolo, e il diritto ad un lavoro stabile”.
Secondo i due parlamentari del PD i tagli imposti dalla “Finanziaria estiva” (Legge 133/08) sono
“assolutamente insostenibili e tali da scardinare elementi essenziali di qualità della scuola pubblica”.
“Da questi tagli 
– aggiungono –
conseguono scelte molto negative per gli studenti e le famiglie e per tutto il personale della scuola, quali la chiusura delle piccole scuole, l’abolizione delle compresenze nella scuola elementare e media e dal 2010 anche nella scuola superiore, la riduzione dell’orario scolastico e la abolizione di fatto del modello del tempo pieno”.
E, se qualcuno pensava che il PD avrebbe mantenuto una posizione di apertura sul ddl Aprea, dovrà ricredersi: “Il Partito Democratico – chiariscono Bastico e Fioroni – esprime una valutazione critica su molti aspetti; in particolare: la privatizzazione delle scuole attraverso la trasformazione in fondazioni; la visione aziendalistica che si esprime nella previsione di un consiglio di amministrazione e nell’assenza di un organo di partecipazione ampia; l’assunzione diretta degli insegnanti da parte della scuola; un ruolo particolarmente incisivo dei dirigenti scolastici, che rischia di sovrastare la specificità professionale dei docenti; la quota capitaria per studente, che apre la strada al bonus per finanziare le scuole private”.
Pare insomma che il PD abbia deciso di intensificare l’opposizione ai provvedimenti sulla scuola del Governo.
Curiosamente, mentre dal PD arriva l’adesione alla manifestazione del 15 luglio, Flc-Cgil non si è ancora espressa (a dire il vero, però, alcune sedi provinciali, come per esempio quella di Catania, hanno già dichiarato che saranno presenti a Roma insieme con i precari).
Adesso bisognerà vedere se la sortita del PD darà il via ad altre adesioni o se. viceversa, le bloccherà per ragioni di “visibilità” politica: cosa faranno per esempio l’IdV di Antonio Di Pietro e gli stessi Cobas ?
Prevarranno le logiche di parte o l’iniziativa dei precari servirà a riaprire una stagione di larga opposizione alle scelte del Governo in materia di scuola ?