I vari Coordinamenti territoriali genitori democratici sono così invitati a sottoporre ai genitori eletti negli OO.CC., ma anche alle altre componenti rappresentative di docenti e Ata, una bozza di ordine del giorno, da approvarsi prima o contestualmente alla presentazione del Programma Annuale 2010, in cui, nel segnalare la situazione amministrativa e contabile in cui versa il singolo istituto, si dovrebbe anche dichiarare che, pur prendendo atto della regolarità delle cifre, il consiglio si riserva di decidere se approvare o meno il Programma annuale, qualora continuasse a venir meno il finanziamento dello Stato per il funzionamento ordinario amministrativo e didattico e in assenza di comunicazioni “rassicuranti” da parte ministeriale.
La mancata approvazione del Programma annuale entro il termine ultimo del 28 febbraio 2010, com’è noto, provocherebbe la nomina di un “commissario ad acta” per la verifica contabile e l’assunzione, in via sostitutiva, dei poteri del consiglio di istituto per varare il programma medesimo. Operazione, questa, che se dovesse verificarsi nelle varie regioni d’Italia, determinerebbe un notevole disagio nella burocrazia scolastica e rappresenterebbe un evidente segnale di malessere e dissenso verso le politiche scolastiche del Governo.
Il Cdg chiarisce, infine, alle sedi territoriali le modalità operative per ottenere la discussione dell’ordine del giorno: innanzitutto, ci si dovrà rivolgere al dirigente scolastico e al presidente del consiglio di istituto, chiedendo di calendarizzare, entro il termine previsto del 31 ottobre, la seduta del consiglio di circolo nella quale si presenta la bozza di Programma annuale e richiedere di inserire anche l’o.d.g. proposto dai genitori.
Al momento della seduta sarà, poi, necessario presentarsi con la bozza di ordine del giorno e al momento della discussione del relativo punto chiedere che lo stesso sia discusso e posto ai voti.