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Il decreto sul precariato entra nel Guinness dei primati

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E’ probabile che legge 167 con cui è stato convertito il decreto 134 passerà alla storia per aver battuto un incredibile record: una delle sue disposizioni è rimasta in vigore esattamente 48 ore ! Per quanto se ne sa è la prima volta che una norma di legge viene cancellata in un tempo così breve.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 27 novembre, infatti, è stato pubblicato il decreto legge n. 170 approvato nella mattinata dello stesso giorno dal Consiglio dei Ministri.
La norma in questione è quella, contestatissima, sul concorso per dirigenti scolastici della Sicilia. I motivi di questa incredibile “marcia indietro” del Governo sono ormai noti: al momento di convertire in legge il decreto 134 sul precariato il Parlamento aveva accolto un emendamento che consentiva di fatto di ignorare una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia che aveva a sua volta dichiarato la nullità dell’intera procedura concorsuale per dirigenti scolastici, conclusasi ormai da tempo (i dirigenti vincitori del concorso sono già al loro secondo anno di incarico).
Secondo voci ufficiose ma più che attendibili, al momento della firma del provvedimento la Presidenza della Repubblica aveva manifestato forti perplessità accettando infine di sottoscrivere la legge in cambio della “promessa” che quanto prima il Governo avrebbe provveduto a correggere la norma.
La promessa è stata mantenuta a tempo di record: la legge 167 era stata pubblicata nella GU del 24 novembre con l’indicazione che sarebbe entrata in vigore il giorno successivo; ma, nella mattinata del 27, il Governo –come avevamo già anticipato – ha approvato un decreto che recita testualmente:
“E’ abrogato l’articolo 1, comma 4-quinquiesdecies, del  decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con  modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, 167”.
Con questo nuovo decreto la questione, però, non è affatto risolta poiché a questo punto l’Amministrazione scolastica dovrà dare esecuzione alla sentenza del CGA della Sicilia e quindi ripetere dal principio l’intera procedura concorsuale.
Con quali conseguenze non è facile prevedere.