Sulla manifestazione in difesa del clima e dell’ambiente svoltasi nella giornata del 15 marzo in centinaia di piazze di tutta Italia interviene il presidente dell’ANP Lazio Mario Rusconi con un commento in controtendenza.
“La partecipazione massiccia di studenti alla manifestazione per il clima non può oscurare i problemi che riscontriamo quotidianamente in molte scuole, e su cui sono chiamati a rispondere proprio i nostri ragazzi” afferma Rusconi che subito aggiunge: “Se ci sembra importante e positiva la nuova sensibilità ecologica dei giovani, vogliamo richiamare la loro attenzione sullo stato spesso di degrado degli edifici in cui trascorrono gran parte della loro giornata”.
“Alla insensibilità conclamata di molti enti locali (comuni e province, proprietarie degli immobili) che trascurano la necessaria manutenzione – afferma un po’ polemicamente il presidente regionale dell’ANP – in molti casi si aggiunge l’azione non propriamente ecologica di diversi studenti. Non ci riferiamo solo allo stato dei locali dopo devastanti “occupazioni” (per fortuna in forte calo) ma anche alla trascuratezza evidente in molte scuole dopo un intervallo, un’assemblea, alla fine delle lezioni”.
Conclude Rusconi: “E’ compito nostro ricordare che l’attenzione per il clima e per l’ambiente inizia negli ambienti che frequentiamo più spesso, ad esempio: la nostra casa, la nostra scuola, i locali del nostro ritrovo. Se cominciassimo proprio noi adulti con i nostri giovani, a limitare gli acquisti di oggetti ‘imballati alla grande’, se limitassimo lo spreco d’acqua, di luce, di riscaldamento, se non inquinassimo con residui di ogni tipo i luoghi del nostro vivere quotidiano, allora le manifestazioni per l’ambiente di questi giovani assumerebbero caratteristiche d’impegno etico-civile e non sarebbero l’ennesimo atto liturgico offerto in pasto ai media”.
Un commento che non passerà inosservato e che non mancherà di suscitare polemiche e forse anche qualche protesta.