Il Ministro e i responsabili del settore scuola di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams, hanno siglato l’11 gennaio scorso un’intesa che dovrebbe rendere più agevole la trattativa per il rinnovo contrattuale del personale della scuola nel quadriennio 1998-2001. Lo stanziamento di 2.700 miliardi si aggiunge ai 1015 miliardi già promessi da Berlinguer per l’intera durata del nuovo CCNL, suddivisi in tranche da 200, 130, 260 e 425 miliardi rispettivamente negli anni 1998, 1999, 2000 e 2000. In effetti, tali fondi erano stati già inseriti nella finanziaria ’99, occorreva soltanto lo strumento legislativo che consentisse di prelevarli dalla. tab.A del bilancio e di assegnarli alle risorse contrattuali da destinare al personale della scuola.
I 2.700 miliardi, però, non saranno distribuiti in maniera indifferenziata a tutto il personale della scuola. Serviranno, infatti, ad incentivare le professionalità presenti nelle varie categorie di operatori scolastici e a premiare la qualità e la quantità delle prestazioni nell’attuazione del generale processo di riforma del nostro sistema formativo ed in particolare nella promozione dell’autonomia. L’intesa raggiunta costituisce un mutamento di rilievo nello status dei docenti e delle altre categorie di personale, perché introduce di fatto il criterio della progressione di carriera. Per un sistema dove il livello di retribuzione è sostanzialmente legato all’anzianità e poco o nulla sono considerati i carichi di lavoro e la qualità dei risultati raggiunti, l’accordo rappresenta quasi una rivoluzione copernicana che non mancherà di suscitare, al tempo stesso, reazioni negative e convinti entusiasmi.
Nell’ambito del "Patto sociale per lo sviluppo e l’occupazione" del 22 dicembre 1998, infine, il Ministro si è impegnato a riservare apposite risorse per la qualificazione professionale del personale della scuola. A partire dalla formulazione del D.P.E.F. 2000-2002 sarà presentato "un piano pluriennale delle attività, dei tempi e delle risorse finanziarie necessarie a realizzare gli obiettivi di riforma e modernizzazione del sistema dell’istruzione, della formazione professionale e della ricerca", in accordo con le Organizzazioni sindacali che saranno chiamate ad un confronto per la definizione delle linee programmatiche.